Tom Hanks sportivo: “Andrà tutto bene”. Nonostante Trump…
Pubblicato il 24 Novembre 2016 - 05:49 OLTRE 6 MESI FA
NEW YORK – “Andrà tutto bene”. Le parole cariche di positività e saggezza pronunciate da Tom Hanks dopo le tensioni e le proteste in strada, esplose a seguito dell’elezione di Donald Trump.
A New York, nel corso di una serata in omaggio alla sua carriera, la star hollywoodiana ha colto l’occasione per fare un intervento mirato a stemperare le preoccupazioni rispetto al neo presidente Usa.
L’attore, 60 anni, che al cinema meglio di chiunque altro ha saputo rappresentare l’eroismo dell’uomo comune, ha cantato “Schoolhouse Rock” e citato Bruce Springsteen che ha incoraggiato il Paese ad andare avanti, come riferito da Fox News.
“Andrà tutto bene. L’America ha vissuto situazioni peggiori di questa”, ha detto al MoMA Film Benefit di New York, nella serata organizzata da Chanel in onore alla sua carriera. “Nel corso della mia vita, nelle strade a volte c’era il caos, le generazioni combattevano con le unghie e con i denti, ci sono stati momenti in cui guardavo i leader e mi chiedevo cosa stessero pensando”. “Momenti in cui rispetto agli amministratori, i politici, senatori e governatori ci siamo detti:”Stanno mentendo o credono veramente a queste cose? Andrà tutto bene perché diremo al mondo chi siamo”, ha affermato l’attore.
Hanks che ha pubblicamente sostenuto Hillary Clinton, ha fatto poi riferimento alla Costituzione Usa che ha definito “magnifica e ci proteggerà ancora e ancora se non saranno i nostri vicini a preservarla, proteggerla e difenderla da soli”.
“Siamo la più grande nazione del mondo, continuiamo a muoverci verso un’unione sempre più perfetta. Il viaggio non finisce mai, andremo avanti. A volte, per citare una canzone di Bruce Springsteen (One step up), si fa un passo avanti e due passi indietro ma continuiamo a procedere”. Anche chi sta continuando a chiedersi “cosa diavolo sia successo nell’ultima settimana, dovrà scegliere di andare avanti”, ha aggiunto.
Hanks ha poi brevemente commentato il suggerimento di Michael Moore di correre per le presidenziali del 2020:”Vorrei strangolarlo per aver fatto il mio nome ed essere qualcosa di diverso ma non sono qualificato per diventare presidente”.
E ha concluso: “Faremo tutto ciò che ci è stato consegnato come americani e cambieremo la nostra nazione e il nostro futuro; trasformeremo tutto il lavoro in qualcosa di enormemente bello”, guadagnandosi la standing ovation del pubblico tra cui erano presenti il magnate dei media Rupert Murdoch, Emma Watson e Meg Ryan, Steve Martin, il regista Steven Spielberg, Oprah Winfrey e Ron Howard.
L’attore, il 22 novembre, ha ricevuto da Obama la Presidential Medal of Freedom (medaglia della libertà), la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti istituita da John Fitzgerald Kennnedy. Ventuno le medaglie consegnate tra cui a Bruce Springsteen, Robert De Niro, Michael Jordan, Kareem Abdul-Jabbar, Bill e Melinda Gates, Robert Redford, Ellen DeGeneres e Diana Ross.