Trump: “Il Montenegro potrebbe causare la terza guerra mondiale”

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2018 - 06:25 OLTRE 6 MESI FA
Trump: "Il Montenegro potrebbe causare la terza guerra mondiale"

Trump: “Il Montenegro potrebbe causare la terza guerra mondiale” (foto Ansa)

PODGORICA  – “Il Montenegro potrebbe improvvisamente diventare aggressivo e causare la Terza guerra mondiale”: l’attacco arriva dal presidente americano, Donald Trump,[App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] che non ha mancato di scatenare polemiche, ed è rivolto ad uno degli alleato della NATO.

Nel corso di intervista con il giornalista Tucker Carlson di Fox News, grande sostenitore del presidente Usa, che gli chiedeva perché in caso di attacco alla nazione, “un americano dovrebbe mandare il figlio a combattere per difendere il Montenegro?”, Trump ha risposto così.

Dopo il recente incontro privato con il presidente russo Vladimir Putin, nonostante alcuni giorni prima avesse annunciato che era “totalmente impegnato” rispetto alla NATO ora che ha aumentato le spese per la Difesa, Trump ha contestato nuovamente la responsabilità degli Stati Uniti sulla sicurezza degli alleati.  A Tucker Carlson, il presidente ha dichiarato di di aver “messo in discussione” il patto di reciproca difesa, noto come articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico, il cui testo si basa sull’alleanza ed è rigorosamente rispettato da tutte le nazioni della NATO.

Alla domanda “perché un americano dovrebbe mandare il figlio a combattere in Montenegro”, Trump ha risposto: “Mi sono posto la stessa domanda. Il Montenegro è un Paese piccolo ma con un popolo molto forte, molto aggressivo”. Quindi, “potrebbero diventare aggressivi, e complimenti, siamo alla Terza guerra mondiale”.

Un portavoce della Casa Bianca, scrive il Daily Mail, non è stato in grado di spiegare la ragione per cui il presidente abbia espresso questa convinzione, tuttavia un incidente dello scorso anno al vertice della NATO potrebbe essere collegato alle dichiarazioni di Trump.

Per guadagnare la posizione nella foto di gruppo senza troppi complimenti Trump aveva spintonato il primo ministro del Montenegro Dusko Markovic; il presidente Usa aveva un sorriso stampato sul volto e Markovic aveva detto che era un gesto “inoffensivo”.

Quest’anno Trump lo ha accolto alla NATO come un vecchio amico con una pacca sulla spalla. Con 600.000 abitanti, il territorio che nel 2006 è diventato membro NATO è relativamente piccolo rispetto alle controparti; lo Stato balcanico ha partecipato alla seconda conferenza della NATO a Bruxelles.

Nel corso dell’intervista a Carlson, Trump ha ribadito che la condivisione dei costi NATO è “ingiusta” poiché le nazioni “non pagano, lo fanno gli USA per la maggior parte e noi li stiamo proteggendo”. Ma Trump, nel corso dell’intervista a Carlson non ha definito la Russia come un avversario. L’intervista è stata registrata subito dopo l’esplosiva conferenza stampa di Helsinki in cui il leader Usa ha sollevato un polverone sostenendo che il Russiagate è una “caccia alle streghe” e che la Russia non ha interferito nelle elezioni, andando dunque contro le proprie agenzie d’intelligence e contro i corpi dello Stato. Frasi successivamente smentite con “sull’interferenza di Mosca intendevo dire l’opposto”.

Carlson ha chiesto al presidente se la Russia fosse il “principale avversario” della nazione. “Hanno un esercito forte”, ha detto Trump, complimentandosi con la Russia. “Ma la loro economia è molto più piccola della Cina e non voglio nemmeno usare la parola “avversario”, possiamo lavorare insieme, fare grandi cose e vivere in pace”.