Turchia, 99 anni fa il genocidio degli armeni. Erdogan fa le condoglianze

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2014 - 01:39 OLTRE 6 MESI FA
Turchia, 99 anni fa il genocidio degli armeni. Erdogan fa le condoglianze

Recep Tayyip Erdogan (Foto Lapresse)

ANKARA – Per la prima volta in 99 anni, tanti quanti sono passati dal massacro di centinaia di migliaia di armeni iniziato il 24 aprile 1914, il premier turco Rece Tayyip Erdogan ha fatto a nome dello Stato turco le “condoglianze” ai “nipoti” di coloro che furono sterminati. Un gesto definito ‘storico’ da Hurriyet online.

Parole di rincrescimento sono state espresse negli ultimi mesi già dal capo dello Stato Abdullah Gul e dal ministro degli esteri Ahmet Davutoglu, ma è la prima volta che Erdogan stesso si spinge fino alle “condoglianze”.

Il governo di Ankara, però, continua a negare recisamente, come ha sempre fatto, che lo sterminio di circa 1 milione e mezzo di armeni fra il 1915 e il 1917 sia stato un “genocidio” e a scontrarsi con i numerosi Paesi che invece lo hanno riconosciuto come tale.

A inizio aprile Ankara ha reagito duramente ad una risoluzione in questo senso del senato americano. “Gli ultimi anni dell’Impero ottomano sono stati un periodo difficile, che ha causato sofferenze a milioni di cittadini ottomani, turchi, curdi, arabi, armeni e altri” ha affermato oggi Erdogan, precisando però che “non avrebbe senso per le vittime stabilire una gerarchia delle sofferenze”.

Il gesto di Erdogan interviene ad un anno dal centenario dell’inizio dei massacri degli armeni, un anno nel quale la Turchia teme di essere a una forte condanna per la sua linea finora negazionista, secondo alcuni analisti.

In un appello diffuso dall’associazione ‘Remember 24 April 1915’ numerosi intellettuali e artisti europei, fra cui Dario Fo, Adam Michnik, Oliviero Toscani, André Glucksman, Tahar Ben Jalloun, rilevano che

“nel 1915 un milione e mezzo di armeni furono assassinati nell’Impero Ottomano seguendo un piano stabilito in anticipo ed eseguito metodicamente con lo scopo ultimo di distruggerne la civiltà”.

Il governo ottomano temeva, questa la giustificazione ufficiale, che la minoranza armena potesse allearsi alle potenze nemiche durante la prima guerra mondiale. “Gli armeni furono così vittime di un genocidio che sarebbe diventato un riferimento funesto per coloro che vennero dopo.

Da allora, i governi turchi che si sono succeduti hanno combattuto energicamente per far dimenticare questo triste episodio del passato del loro paese”, rileva l’appello.

E ancora oggi, “il semplice fatto di enunciare questa verità storica scatena contro coloro che lo fanno una violenta opposizione, minacce fisiche e in qualche caso perfino la morte. Il negazionismo, precisa il documento, alimenta il razzismo e l’odio contro gli armeni e altre minoranze non musulmane”.