Turchia. Erdogan lotta per non farsi travolgere da scandalo corruzione

Pubblicato il 26 Dicembre 2013 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA
Recep Erdogan

Recep Erdogan

TURCHIA, ANKARA – Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha deciso un corposo rimpasto di governo, 10 i ministri sostituiti per non farsi travolgere da uno scandalo di corruzione che ha costretto alle dimissioni i titolari dei dicasteri dell’Interno, Economia e Ambiente dopo che i loro figli sono finiti in manette in una ‘tangentopoli’ legata a licenze edilizie in aree urbane che finora ha portato all’arresto di oltre 50 persone, mentre a Istanbul circa 5.000 persone sono scese in piazza per protestare contro l’esecutivo e chiedere al premier di lasciare.

Una vera e propria bufera per Erdogan a tre mesi dalle cruciali elezioni amministrative di marzo: sempre piu’ in difficoltà per lo scandalo il ‘sultano’ di Ankara è tornato nei giorni scorsi a denunciare, come fece all’epoca delle proteste di Gezi Park, un complotto internazionale. “Uno sporco complotto contro la volontà nazionale” aveva tuonato qualche giorno fa mentre nel Paese proseguivano le purghe nella polizia.

Operazioni di ‘pulizia’ che per l’opposizione – da tempo in pressing per le dimissioni del premier – punterebbero a insabbiare l’inchiesta sulla corruzione. Le teste di decine di dirigenti della pubblica sicurezza sono cadute nei giorni scorsi, compresa quella del capo della polizia di Istanbul. Sostituiti quindi i ministri dimissionari, sostituiti da Efkan Ala (Interni), Nihat Zeybekà (Economia) e Idris Gulluce (Ambiente).

Ma rimpiazzati anche i titolari di dicasteri di peso come quello della Giustizia, dei Trasporti, della Famiglia e degli Affari europei. Quest’ultimo, Egemen Bagis, è stato citato dalla stampa tra le persone coinvolte nella ‘tangentopoli’ che ha travolto l’esecutivo ma per il momento non è indagato dalla giustizia turca.