Ucraina, chi sono i tre oligarchi vicinissimi a Putin colpiti dalle sanzioni: gas, infrastrutture, trasporti

Ucraina, chi sono i tre oligarchi vicinissimi a Putin colpiti dalle sanzioni. I tre potentissimi oligarchi russi bersaglio, fra gli altri, delle sanzioni, in particolare di quelle decise dal Regno Unito – Gennady Timchenko, Boris Rotengerg e il nipote di questi, Igor – sono ritenuti fra i più stretti amici e collaboratori di Vladimir Putin.

Ucraina, chi sono i tre oligarchi vicinissimi a Putin colpiti dalle sanzioni

Con un ruolo di primo piano come finanziatori della politica aggressiva di Mosca nei confronti dell’Ucraina. In particolare Timchenko, già colpito dalle sanzioni per l’annessione della Crimea nel 2014, è azionista della banca Rossiya, uno dei cinque istituti di credito russi puniti.

Gennady Timchenko, vale oltre 20 mld di euro

Timchenko è considerato uno dei maggiori attori nel processo di annessione della Crimea alla Russia nel 2014, in quanto responsabile dell’integrazione del suo sistema finanziario in quello russo, secondo quanto scrive il governo britannico.

Timchenko, 69 anni, sanpietroburghese come Putin, è amico dello zar dagli anni ’90. Secondo la rivista Forbes, ‘vale’ oltre 20,7 miliardi di euro, ha le mani nel capitale di molte industrie russe fra cui la compagnia del gas Novatek e la petrolchimica Sibur Holding, ed è proprietario della holding privata Volga, che investe in energia, infrastrutture e trasporti. Timchenko è anche presidente della federazione russa di hockey su ghiaccio.

Boris Rotenberg, l’amico d’infanzia e compagno di judo

Boris Rotenenberg, che ha una fortuna stimata da Forbes di oltre 1 miliardo di euro, è amico d’infanzia di Putin con cui condivide la passione per il judo.

Con il fratello Arkady, possiede la banca Smp che, secondo il governo di Londra, ha beneficiato di contratti per miliardi di dollari con Gazprom e con le olimpiadi invernali di Sochi. Boris ha già subito, come Timchenko, sanzioni dopo l’annessione della Crimea.

Igor Rotenberg, la nuova leva

Infine Igor Rotenberg, nipote di Boris e figlio di Arkady, 48 anni, controlla la compagnia di estrazione petrolifera Gazprom Bureniye e vale, secondo Forbes, oltre un miliardo di euro.

E’ anche presidente della National Telematic Systemse, azionista di RT-Invest Transport System, entrambe società strategiche nella Russia di Vladimir Putin.

Gestione cookie