Ucraina. Deputati in disaccordo su liberazione Timoshenko, grande manifestazione

Pubblicato il 7 Novembre 2013 - 19:23 OLTRE 6 MESI FA
Iulia Timoshenko

Iulia Timoshenko

UCRAINA, KIEV – I deputati ucraini non riescono a trovare un accordo sulla liberazione della leader dell’opposizione ucraina in carcere Iulia Timoshenko, che sta curando un’ernia del disco in un ospedale di Kharkiv da un anno e mezzo. Giovedi il parlamento ha discusso dei ddl per il ricovero all’estero dei detenuti: una possibile soluzione al caso Timoshenko. Ad essere a rischio è un accordo di associazione e libero scambio tra Ucraina e Ue, visto che Bruxelles ha posto la liberazione di Iulia come condizione per la firma.

Alcune migliaia di simpatizzanti dell’opposizione hanno manifestato a Kiev davanti al parlamento, dove  sono stati discussi quattro ddl per il ricovero all’estero dei detenuti: una possibile soluzione per il caso della leader dell’opposizione. I dimostranti chiedono la liberazione della loro beniamina – così come chiesto dall’Ue – e che l’Ucraina continui il suo percorso di integrazione europea firmando un accordo di associazione e libero scambio con l’Ue a fine novembre a Vilnius.

La liberazione della Timoshenko è stata posta da Bruxelles come condizione per la firma dell’accordo. L’Ue ritiene infatti che il processo nel quale l’ex eroina della Rivoluzione arancione è stata condannata a sette anni di carcere per abuso di potere per un controverso contratto per le forniture di gas russo fosse di matrice politica. I manifestanti hanno agitato striscioni con slogan come “Libertà per Iulia! Ucraina verso l’Unione europea!” e alcuni di loro mostravano ritratti fotografici dell’ex premier.

Frattanto il governo tedesco insiste perchè Kiev consenta all’ex ‘pasionaria’ della Rivoluzione arancione di essere curata in una clinica in Germania e i due osservatori del Parlamento Ue nel caso Timoshenko – Pat Cox e Aleksander Kwasniewski – hanno già indicato alle forze parlamentari il ddl ‘Labunska’ come il più adatto “a trovare un accordo tra il governo e i partiti all’opposizione”. Il ddl ‘Labunska’ prevede il ricovero all’estero ai detenuti che non siano completamente guariti dopo almeno un anno di cure in una clinica al di fuori del carcere, ma il punto più controverso è che una corte può anche decidere di esentare il condannato dalla pena che gli è stata inflitta per motivi di salute.

Il nodo della questione – su cui maggioranza e opposizione continuano a litigare – è infatti se consentire a Timoshenko di essere ricoverata all’estero da detenuta o da persona libera. Il presidente Viktor Ianukovich sembra infatti disponibile a far curare all’estero la sua acerrima rivale come chiede l’Ue (a patto che il parlamento voti una legge in tal senso), ma non a riabilitarla nè a concederle la grazia, una mossa che tra l’altro gli farebbe rischiare di trovarsela contro alle presidenziali del 2015.

Il tempo però stringe, visto che l’accordo di associazione e libero scambio tra Ucraina e Ue dovrebbe essere firmato in un summit che si terrà a Vilnius fra tre settimane.