Usa 2012, Cain: "Cavi ad alta tensione contro i clandestini"

Pubblicato il 16 Ottobre 2011 - 17:52 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, 16 OTT – Cavi elettrici ad alta tensione e guardie di frontiera con armi cariche di proiettili veri, non di gomma, come capita ora. E' la ricetta sull'immigrazione proposta da Herman Cain, l'ex magnate della pizza in corsa per la Casa Bianca.

Cosi' come l'aliquota unica, la formula magica '9/9/9', anche stavolta Cain si distingue per la capacita' di proporre quello che tante persone vorrebbero sentire, senza preoccuparsi se le sue idee siano giuste, o quanto meno praticabili. Dopo l'economia, attacca sull'immigrazione, un altro tema centrale nel dibattito interno al Grand Old Party.

E' consapevole che scegliendo la linea dura contro gli irregolari mette in crisi il suo avversario diretto, il governatore del Texas Rick Perry, crollato nei sondaggi proprio perche' considerato troppo molle con i figli dei clandestini che sono venuti a studiare in America.

E' c'e' chi, come il Daily Beast ipotizza che la sua arma segreta sia un vecchio legame d'amicizia con i fratelli Koch, i miliardari pronti a spendere una fortuna pur di cacciare Barack Obama, un'impresa che hanno definito la loro ''madre di tutte le battaglie''. E per farlo avrebbero puntato proprio sul candidato afro-americano, l'antipolitico che parla chiaro.

Una parte rispettata in pieno davanti ai Tea Party del Tennessee, dove ha affermato serenamente che per bloccare gli immigrati senza permesso basta costruire una doppia barriera di filo spinato elettrificato lungo le sconfinate frontiere con il Messico, in grado di uccidere chiunque pensi di entrare negli States in modo illegale.

''Se qualcuno mi accusa di proporre misure disumane – ha aggiunto Cain – dico che sono i clandestini ad essere disumani quando ammazzano i nostri concittadini e le nostre guardie di confine. Questo e' disumano, e a tutto cio' dobbiamo dire la parola fine''. Poi, tanto per cambiare, ha parlato di soldi, sottolineando che ''non si possono spendere i dollari dei contribuenti americani per aiutare gli immigrati illegali''.

Niente male per un pastore di colore del profondo sud, dove sino a meno di 50 anni fa dominava la segregazione razziale, nel giorno in cui l'America inaugura il monumento a Martin Luther King. Ma la battaglia per aggiudicarsi i voti degli estremisti del 'Tea Party' e' dura, e non prevede momenti di incertezza. Anche Michelle Bachmann, l'altra candidata ultras, punta a pescare in quella stessa fetta elettorale: per questo motivo ha chiesto che l'inglese divenga una volta per tutte la lingua ufficiale del governo federale.

Tutte proposte estreme, che possono portare qualche voto alle primarie, ma sono assolutamente incompatibili con ogni ipotesi di correre sul serio per la Casa Bianca. Tutte le analisi concordano infatti che senza il voto dei 'latinos' nessun candidato ha alcuna speranza di vittoria.

Ma forse e' vero, come cinguetta qualcuno sul sito della Cnn, che tutto sommato, malgrado i soldi dei fratelli Koch, il vero obbiettivo di Herman Cain non e' diventare presidente degli Stati Uniti ma ottenere un contratto miliardario dalla Fox, e vivere una nuova vita come opinionista tv.