USa 2012: Romney passa in Maine, ora punta al Michigan

Pubblicato il 12 Febbraio 2012 - 20:52 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, 12 FEB – Dopo la 'scoppola' di qualche giorno fa in Missouri, Minnesota e Colorado, Mitt Romney si consola, ma solo parzialmente, vincendo di misura le primarie del Maine.

E' riuscito a fermare l'avanzata di Rick Santorum, tuttavia non si tratta di un vero trionfo: l'ex governatore del vicino Massachusetts si aggiudica questo Stato del Nordest con il 39% dei voti. Exploit, invece, da parte di Ron Paul: il parlamentare libertario texano, è arrivato secondo con un sontuoso 36%. Terzo l'attuale frontrunner, il trionfatore di martedì scorso: Rick Santorum, con il 18%. Ultimo Newt Gingrich, che già da tempo sta lavorando per il prossimo super-martedì del 6 marzo, quando si voterà in 10 stati, molti nel profondo sud, dove l'ex speaker ha buone possibilità di affermarsi.

Ma prima di quella data, tutti gli occhi sono puntati sul Michigan, dove si vota il prossimo 28 febbraio, assieme all'Arizona. Ma e' soprattutto nel ''Wolverine State'', lo stato operaio di Detroit, che Mitt Romney cerca la rivincita. Qui suo padre e' stato Governatore. Ed e' qui, in Michigan che lo stesso Santorum, intende giocarsi le sue carte e confermare il suo stato di grazia. Sa di avere dalla sua una maggiore presa sui ceti medi, quei ''blue collars'' che non vedono di buon occhio il miliardario mormone. Per Santorum, vincere qui, o anche arrivare secondo, puo' voler dire lanciarsi con grande ottimismo verso il supertuesday del 6 marzo.

Nel mese scarso che manca a quella data, Romney fara' di tutto per ridefinire la sua campagna elettorale, strizzando l'occhio all'elettorato piu' estremista. Oltre al Maine, Romney ha vinto anche lo straw poll della Conservative Political Action Conference, un voto informale che non ha alcune conseguenze reali sulla nomination, ma che tuttavia ha il merito di tastare il polso alle migliaia di attivisti ultra-conservatori che una volta l'anno affluiscono a Washington. E qui, qualche giorno fa, nel suo discorso, Romney e' stato capace di pronunciare la parola ''conservatore'' 29 volte in 26 minuti, una sorta di record. Una strategia che sembra abbia dato qualche frutto. Ma come nel Maine la sua vittoria non e' di quelle roboanti: ha ottenuto il 38%, seguito da Santorum al 31%, Gingrich al 15% e Paul al 12%.