Usa: al senato compromesso su riforma sanitaria voluta da Obama

Pubblicato il 9 Dicembre 2009 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA
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Il parlamento degli Stati Uniti

Un compromesso raggiunto martedì notte al Senato di Washington potrebbe spianare la strada per l’approvazione della riforma sanitaria voluta da Barack Obama. Al centro dell’intesa c’è la controversa “opzione pubblica”, cioè l’introduzione di una forma di assicurazione sanitaria offerta dallo Stato, in concorrenza con le assicurazioni private.

Finora questo nodo sembrava finora insormontabile, non solo per la decisa opposizione dei repubblicani ma anche per le divisioni in seno alla maggioranza democratica. La componente più moderata del partito democratico – sensibile anche alle pressioni della lobby assicurativa – è contraria a quella che viene demonizzata come una “statalizzazione” del sistema sanitario.

Il capogruppo democratico al Senato, Harry Reid, ha annunciato che è stato raggiunto “un ampio accordo” in seno al partito di maggioranza per risolvere la disputa sul ruolo dello Stato. I dettagli dell’accordo non sono stati ancora resi noti, ma secondo le prime indiscrezioni un punto centrale sarebbe questo: l’estensione del Medicare, un’assistenza sanitaria già oggi gestita dallo Stato e riservata agli ultra-sessantacinquenni. Il progetto di riforma potrebbe offrire già a partire dall’età di 55 anni la possibilità di aderire al Medicare.

Il compromesso offrirebbe diversi vantaggi. Il Medicare, pur essendo sotto l’ombrello pubblico, è un sistema flessibile che consente il ricorso a medici e ospedali privati. Ha generalmente una buona reputazione fra i pensionati che già ne usufruiscono. Estenderlo ai cinquantacinquenni darebbe di fatto l’opzione pubblica a una consistente fascia di “baby-boomers”, ovvero i nati dopo il 1945.

Potrebbe essere un test iniziale, il primo passo verso un’estensione ad altre categorie di età. Non è però quell’opzione pubblica generalizzata, che vorrebbe la sinistra democratica per calmierare l’iperinflazione dei costi medici e delle tariffe assicurative.