Usa. Bill Clinton operato: sta bene e lunedì tornerà a lavoro

Pubblicato il 11 Febbraio 2010 - 23:28| Aggiornato il 12 Febbraio 2010 OLTRE 6 MESI FA

L’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, appena operato al cuore, sta bene, cammina, parla con la moglie Hillary, la figlia Chelsea e gli amici, e tornerà al lavoro lunedì per continuare a occuparsi degli aiuti umanitari ad Haiti. Questo il bollettino medico del cardiologo di Clinton, Alan Schwartz, secondo cui l’ex presidente Usa «non ha avuto un infarto», e la decisione di operare è stata presa perché negli ultimi giorni aveva avuto «piccoli dolori al petto», brevi ma ripetuti.

Schwartz, dopo l’intervento di impianto di due stent a una arteria, durato un ora, spiega che l’operazione è andata «molto bene», che la prognosi «è eccellente» e che le condizioni dei bypass del 2004 «sono ottime».

La figlia Chelsea è con lui sin dai primi momenti; la moglie Hillary, il segretario di Stato Usa, è giunta da Washington e ha deciso di ritardare di 24 ore la partenza per un viaggio nel Golfo, al quale non ha deciso però di rinunciare. Obama ha parlato per telefono con Clinton dopo l’operazione, svoltasi al Presbyterian Hospital della Columbia University, non lontano da Harlem dove l’ex presidente ha i suoi uffici.

Secondo fonti della Casa Bianca, la conversazione ha avuto luogo poco prima delle 19.00, l’una di notte in Italia, e Clinton ha detto ad Obama di sentirsi «in gran forma». Secondo le stesse fonti l’ex inquilino della Casa Bianca ha detto che gli sforzi necessari per Haiti sono a suo avviso talmente importanti che non intende riposare troppo a lungo, sperando di essere pronto a tornare al lavoro il più presto possibile.

Clinton è il rappresentante personale per Haiti del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, che gli ha inviato una nota di auguri manoscritta, e insieme al suo successore George W. Bush è stato incaricato da Obama di raccogliere fondi e di contribuire a coordinare gli aiuti americani al paese distrutto il mese scorso da un drammatico terremoto.