Usa, negata la libertà condizionata all’assassino di Bob Kennedy

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 08:16 OLTRE 6 MESI FA

Robert Kennedy

WASHINGTON – Le autorità carcerarie della California hanno negato per la quattordicesima volta la libertà condizionata a Sihran Sihran, 66 anni, condannato all’ergastolo per l’assassinio di Bob Kennedy.

Si tratta dell’omicidio che sconvolse l’America e tutto il mondo. Accadde il 4 giugno del 1968 all’Hotel Ambassador di Los Angeles, proprio la sera in cui il fratello di Jfk stava festeggiando la vittoria alle primarie democratiche.

A quella drammatica notte, il regista Emilio Estevez dedicò nel 2006 un film dal titolo ‘Bobby’, con la partecipazione di grandi stelle di Hollywood, del calibro di Anthony Hopkins, Lindsay Lohan, Sharon Stone, Demi Moore e Martin Sheen.

Shiran, nato in Palestina e immigrato negli States da bambino, venne inizialmente condannato a morte. Poi, nel 1972, la sua pena fu commutata in carcere a vita, dopo che la Corte Suprema della California abrogò la pena capitale dello Stato.

In questi anni ha chiesto di ottenere la libertà condizionata altre tredici volte. Quest’ultima richiesta è stata presentata dall’avvocato William F. Pepper, in passato difensore anche di James Earl Ray, l’assassino di Martin Luther King.

Di recente, Pepper, ha sostenuto in tv che Sirhan, quando uccise Bob Kennedy, non era lucido, ma sotto ipnosi, vittima di una sorta di lavaggio del cervello. Tesi che però non ha convinto nessuno. Così Sihran rimarrà ancora in galera.

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