Usa, crisi. Economia Usa rallenta ancora alimentando incertezze

Pubblicato il 23 Novembre 2011 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA

La Casa Bianca

WASHINGTON, STATI UNITI – La supercommissione anti-deficit fallisce e un’altra brutta notizia segue a ruota. Secondo i dati del ministero del Commercio l’economia americana ha ancora rallentato, crescendo secondo i dati del ministero del Commercio solo del 2% nel terzo trimestre e alimentando l’incertezza per le prospettive future. La Fed e’ pronta a scendere in campo anche perche’ sulla crescita gravano ulteriori rischi al ribasso.

Il presidente Barack Obama, dopo il mancato accordo sul deficit, torna a chiedere aiuti per far ripartire l’economia. Obama sara’ aggiornato sugli sviluppi della crisi europea il prossimo 28 novembre dal presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, e il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Nel lanciare il nuovo round di stress test per 31 banche, la Fed ha chiesto ai 6 maggiori istituti di esaminare la propria forza anche contro il rischio europa.

“Ci vorrà del tempo per ricostruire un’economia che premia il duro impegno e per rimettere gli americani al lavoro” afferma Barack Obama in New Hampshire, uno degli stati chiave per la prossima campagna elettorale ed in cui, secondo i sondaggi più recenti, il repubblicano Mitt Romney sarebbe in vantaggio sul presidente.

L’intervento di Obama nel liceo di Manchester è stato interrotto dopo pochi minuti da quelli che, secondo i presenti, sarebbero dei sostenitori di Occupy Wall Street. Obama si era rivolto proprio al movimento, che mostra il “profondo senso di frustrazione” degli americani sull’economia. Spingendo il Congresso a nuove misure a sostegno dell’economia, Obama lo ha invitato ad estendere gli sgravi sul lavoro quando si troverà a votarli la prossima settimana. Obama ha rilancviato le critiche ai repubblicani, sui quali – secondo cui – ricade la colpa del mancato accordo nella supercommissione anti-deficit che farà scattare, a partire dal 2013, tagli automatici alla spesa per 1.200 miliardi di dollari, di cui la met al Pentagono.

Gli americani criticano il mancato accordo della supercommissione e puntano il dito – secondo un sondaggio Reuters/Ipsos – contro tutti: dai repubblicani ai democratici, passando per Obama. Il fallimento della supercommissione alimenta i timori sulla prospettive dell’economia americana, in fase di rallentamento. Nel terzo trimestre il pil è cresciuto dell’2%, meno del 2,5% inizialmente previsto dal ministero del Commercio e sotto le stime degli analisti. A pesare è il calo superiore alle attese delle scorte.

I consumi, motore dell’economia americana e che saranno testati con il Black Friday (il giorno con i prezzi più bassi dell’anno) venerdì, sono cresciuti del 2,3%, meno del 2,4% previsto in ottobre. La Fed è pronta a sostenere l’economia con un ulteriore allentamento monetario. “Alcuni membri della banca centrale hanno indicato di ritenere che le prospettive economiche potrebbero garantire ulteriori politiche accomodanti.

In ogni caso, è stato notato che ”ulteriori misure di allentamento sarebbero più efficaci in un contesto di future iniziative economiche”, secondo quanto emerge dai verbali della riunione dell’1-2 novembre. I verbali della riunione mostrano come la Fed abbia discusso su come fornire maggiori informazioni ad aziende e società su quale potrebbero essere le cause per un aumento dei tassi di interesse. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha chiesto ai membri del Fomc di esaminare la pubblicazione delle previsioni sui tassi di breve termine.