Usa, elezioni. Obama avanza nei sondaggi e Romney comincia a preoccuparsi

Pubblicato il 10 Settembre 2012 - 10:57 OLTRE 6 MESI FA
Il presidente Obama in campagna elettorale

WASHINGTON, STATI UNITI -Barack Obama avanza nei sondaggi e Mitt Romney comincia a preoccuparsi davvero. La campagna elettorale per le presidenziali americane, dopo le convention repubblicana e democratica ha preso una nuova piega.

Se prima era il presidente ad apparire in affanno, ora e’ l’ex governatore del Massachusetts ad essere in difficolta’. Tanto che la paura comincia a serpeggiare sia ai vertici del Grand Old Party sia all’interno dello stesso staff del miliardario Romney.

Insomma, si teme la disfatta. ”Se va avanti cosi’ perdiamo”, avrebbero ammesso dietro le quinte alcuni responsabili della macchina elettorale di Romney, riferendosi agli ultimissimi sondaggi che danno Obama decisamente in testa non solo a livello nazionale (dai due ai quattro punti), ma anche in quasi tutti gli Stati in bilico, i cosiddetti ‘swing states’.

Quello che sorprende di piu’ i repubblicani e’ come questo ‘rimbalzo’ di Obama sia avvenuto nonostante l’ennesima tegola dei deludenti dati sull’occupazione e nonostante le perplessita’ espresse da piu’ parti per l’intervento del presidente alla convention di Charlotte, da molti giudicato al di sotto delle aspettative.

In casa Romney, dunque, comincia a serpeggiare un certo nervosismo: ”Sulla mappa dei democratici ora ci sono molte piu’ strade che portano alla vittoria”, ammettono ancora dalla campagna del repubblicano. E persino l’aspirante First Lady e’ scesa in campo in difesa del marito: ”Lo stanno realmente demonizzando”, e’ sbottata Ann Romney nel corso di un’intervista alla Nbc. La stessa in cui Mitt potrebbe aver compiuto l’ennesimo passo falso: una retromarcia sull’Obamacare, che fino a ieri voleva abolire come primo atto della sua presidenza e che ora invece salverebbe in piu’ parti.

Ma visto che l’affondo sull’economia non pare aver funzionato un granche’, Romney cerca disperatamente di riportare la discussione su altri terreni, come quello della sanita’ o quello dei valori, puntando soprattutto all’elettorato piu’ conservatore. A fianco di un famoso predicatore evangelico, in Virginia, ha deciso allora di giocare la ‘carta di Dio’: ”Io non togliero’ mai Dio dal nostro programma. Non togliero’ mai Dio dal mio cuore. Noi siamo una nazione nobilitata da Dio”, ha detto, accusando i democratici che alla loro convention originariamente non avevano citato Dio nella loro piattaforma.

Romney pero’ si e’ spinto un po’ troppo oltre, sostenendo che Obama vuole togliere anche la frase ‘In God We Trust’ (Abbiamo Fiducia in Dio) dalle banconote in dollari. ”Il presidente Obama crede che la parola Dio debba essere tolta dalle banconote cosi’ come crede che gli alieni attaccheranno la Florida”, ironizza lo staff obamiano, accusando il candidato repubblicano di essere ”caduto in basso”.

Poi e’ lo stesso presidente a sferrare un nuovo attacco, in un’intervista alla Cbs e nel corso di un incontro elettorale in Florida, il più importante degli ‘swing states’, che nel weekend ha girato in lungo e largo a bordo del suo bus, battezzato ‘Ground Force One’. ”I repubblicani vogliono tagliare il deficit di 5.000 miliardi di dollari, ma a scapito solo della classe media e dei piu’ poveri, al fine di alleggerire la pressione fiscale sui piu’ ricchi”, ha accusato Obama, ricordando come la sua amministrazione abbia gia’ tagliato il bilancio federale di mille miliardi di dollari. E assicurando come ci siano margini per fare di piu’. Anche tassando maggiormente i piu’ ricchi.