Usa, elezioni. Obama e Romney si affrontano in duello Tv con reciproche accuse

Pubblicato il 24 Settembre 2012 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA
Il presidente Obama e Mitt Romney

NEW YORK, STATI UNITI – ”Se Mitt Romney ritiene che dovremmo iniziare un’altra guerra dovrebbe dirlo”, ha affermato Barack Obama dagli schermi della Cbs che domenica sera ha mandato in onda nel suo programma ’60 minutes’ un’intervista al presidente e una al candidato repubblicano alla Casa Bianca, in una sorta di duello a distanza registrato nei giorni scorsi.

Obama ha cosi’ replicato a Romney che piu’ volte lo ha accusato di condurre una politica estera debole, e al tempo stesso ha rivendicato i suoi sofrzi per portare a termine la guerra in Iraq e Afghanistan, cosi’ come l’aver dato luce verde al raid in cui e’ stato ucciso Osama bin Laden.

Romney ha a sua volta criticato la decisione dell’ amministrazione Obama di annunciare la data del ritiro dall’ Afghanistan, ”e’ stato un errore”, ha detto; come il fatto che il presidente non incontrera’ il premier israeliano Benjamin Netanyahu a margine dell’Assemblea generale dell’Onu della settimana prossima a New York.

Cosi’, ha detto, ”invia un messaggio in Medio Oriente secondo cui in qualche modo prendiamo le distanze dai nostri amici e secondo me e’ esattamente l’approccio opposto a quello che servirebbe”. Affrontando la questione dell’Iran, Obama ha poi affermato che ”sulla nostra sicurezza nazionale, l’unica pressione che avverto e’ solo cio’ che e’ giusto per il popolo americano”, ma, ha aggiunto, allo stesso tempo ”sento non una pressione, ma un obbligo di esser certo che siamo in stretto contatto con gli israeliani. Perche’ li riguarda profondamente”.

I due sfidanti hanno affrontato anche temi di carattere economico, con Romney che ha nuovamente accusato il presidente di essere inadeguato per risollevare l’economia del Paese e Obama che ha affermato ”il problema del governatore Romney e’ che sembra avere una sola nota: tagliare le tasse ai ricchi e ridurre le regole come ricetta per il successo. Ci abbiamo provato vigorosamente tra il 2001 e il 2008 (quando era presidente George W. Bush, ndr) e non ha funzionato”.

Romney ha quindi citato la prospettiva di una riduzione delle tasse, ma ha aggiunto che gli americani non devono aspettarsi ”la grande riduzione che vorrebbero”. Il candidato repubblicano ha quindi affermato che il 14,1% di tasse federali che ha pagato lo scorso anno sul reddito percepito da investimenti e’ un tasso equo, perche’, ha detto, questo ”e’ il modo giusto di incoraggiare la crescita, affinche’ la gente investa, per avviare gli affari, per favorire il lavoro”. (ANSA).