Usa, elezioni. Primarie in Louisiana, ultima speranza per Santorum

Pubblicato il 24 Marzo 2012 - 11:01| Aggiornato il 26 Marzo 2012 OLTRE 6 MESI FA

Rick Santorum

SHREVEPORT, STATI UNITI – L’ex-senatore della Pennsylvania Rick Santorum dovrebbe vincere con ampio margine le primarie della Louisiana in programma sabato, ma sarebbe una vittoria di Pirro, tenuto conto che ormai l’ex-governatore del Massachusetts Mitt Romney sembra quasi certamente lanciato verso la nomination repubblicana.

Secondo i sondaggi della vigilia, in questo stato del profondo sud conservatore Santorum e’ avanti con uno scarto a due cifre sul front-runner Romney, che da queste parti non e’ mai andato molto bene essendo considerato troppo moderato. Tuttavia, in palio ci sono solo 20 dei 46 delegati che la Louisiana inviera’ alla convention di Tampa. I rimanenti 26 saranno decisi da una convention ad hoc il prossimo giugno.

Queste le previsioni del sondaggio del Democratic Polster, citato da Politico.com: ‘Santo’ in pole position con il 42% dei voti, secondo ma molto lontano Mitt Romney con il 28%, terzo Newt Gingrich con il 18%, ultimo, come sempre, Ron Paul con l’8%. Se questi numeri dovessero essere confermati dalle urne, Santorum dovrebbe vincere 9 seggi, Romney 6, e i restanti 5 dovrebbero rimanere non assegnati.

Insomma, un magro bottino per un candidato come ‘Santo’ che ha il compito disperato di colmare l’enorme divario nel numero dei delegati rispetto a Romney. Che la sua impresa sia praticamente impossibile e’ testimoniato anche dalle sue ultime controverse uscite che hanno mandato su tutte le furie l’establishment repubblicano. In un comizio in Texas ha detto che se non sara’ lui il candidato repubblicano e’ meglio aver Barack Obama altri 4 anni alla Casa Bianca, piuttosto che Mitt Romney.

”Obama è il male minore rispetto ad un presidente ‘Etch A Sketch’ come Romney”, ha attaccato mostrando la lavagnetta resa celebre da una gaffe di un consulente dell’ex governatore del Massachusetts. “Mitt non è abbastanza conservatore, solo io – ha ribadito ‘Santo’ – sono la vera alternativa per gli americani. Se non ci sarà una svolta è meglio lasciare le cose come stanno piuttosto che rischiare con un candidato come Romney”. Poi ha ritrattato, ma il danno era fatto.

Frasi che la dicono lunga sul tasso di coesione con cui il fronte repubblicano si appresta a lanciare la sua sfida presidenziale. E se Romney, il moderato, il milionario mormone che ha fatto i soldi con la finanza, non riuscira’ a conquistare i voti evangelici della Bible Belt, degli ultra-conservatori sudisti, allora per Barack Obama alle elezioni di novembre sarà tutto più facile.

Secondo un conteggio effettuato dall’Associated Press, Romney ha finora conquistato 563 delegati, Santorum 263, l’ex-speaker della Camera Newt Gingrich 135 e, fanalino di coda, Ron Paul 50. Per ottenere la nomination occorrono 1.144 delegati.