Usa, elezioni. Ron Paul, il ”rivoluzionario” che insidia Romney

Pubblicato il 11 Gennaio 2012 - 19:20 OLTRE 6 MESI FA

Ron Paul

MANCHESTER, STATI UNITI – -Nello Iowa fu Rick Santorum a fare il colpaccio, lasciando vincere Rick Romney per solo otto voti. Sette giorni dopo, nel laico e perbenista New Hampshire, l’exploit e’ arrivato da Ron Paul, il ”rivoluzionario”. Tanto che al momento e’ lui l’uomo che sulla carta potrebbe diventare l’anti-Romney nella battaglia per la nomination repubblicana.

Un’ipotesi che fa rabbrividire gli strateghi repubblicani, convinti a ragione, che con le sue idee orgogliosamente minoritarie il partito repubblicano non potra’ mai minimamente insidiare la leadership di Barack Obama. Quest’anziano parlamentare texano, libertario irriducibile, paladino dello Stato minimo, qui a Manchester ha pero’ infiammato il cuore di moltissimi giovani, pescando anche in ambienti estranei al tradizionale elettorato conservatore.

Tra i suoi supporter e facile trovare ragazzi vicini al movimento Occupy Wall Street di Zuccotti Park, pronti a buttarsi anima e corpo a difesa della pace o del terzo mondo. Poco importa che le proposte radicali di Paul, dall’abolizione della Nato e dell’Onu, non potranno mai trovare spazio politico in una sfida vera per la Casa Bianca.

Tuttavia, al momento i numeri parlano a suo favore. Quattro anni fa, qui in New Hampshire raggiunse uno striminzito 8%, incassando circa 18 mila voti. Ora  veleggia dietro a Romney con un minaccioso 22% e oltre 43 mila voti. Un successo politico straordinario, visto che ha di fatto triplicato i consensi senza ovviamente modificare di una virgola il suo programma intransigente.

Tanto che i suoi fan, lo hanno accolto dopo lo spoglio al grido ”rivoluzione, rivoluzione”. Il problema e’ che difficilmente Paul, ove mai dovesse abbandonare la corsa, chiedera’ ai suoi di votare il candidato repubblicano. ”Lui non farebbe mai una cosa del genere. E’ diverso dagli altri. Il suo obbietivo e’ cambiare la politica, non vincere le elezioni. Per questo noi lottiamo con lui”, ha dichiarato una sua fan, con le treccine rasta e piercing in tutto il corpo.

E in effetti il suo elettorato di fatto e’ indisponibile a qualsivoglia compromesso. Per questa ragione il suo boom elettorale, se dovesse proseguire anche negli altri Stati, potrebbe minare seriamente le speranze del Grand Old Party di cacciare Barack Obama dalla Casa Bianca.