Usa, elezioni. Ryan, l’ intellettuale ultraconservatore dei repubblicani

Pubblicato il 12 Agosto 2012 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA
Mitt Romney e Paul Ryan

WASHINGTON, STATI UNITI – Paul Ryan, il candidato alla vice presidenza di Mitt Romney, e’ come molti repubblicani imbarazzato dagli anni di George W. Bush, che lo hanno ”depresso” per l’enorme deficit del bilancio federale che hanno prodotto e lo hanno reso piu’ determinato che mai ”a fare il possibile affinche’ questa depressione non sia mai piu’ sentita.

A soli 42 anni, Ryan vanta gia’ una lunga esperienza in Congresso, dove e’ approdato a 28 anni, e si e’ affermato come leader intellettuale dei repubblicani. Un’ascesa che probabilmente neanche lui immaginava e che e’ riuscita con successo a reinventare il partito repubblicano. ”Se critichi, allora devi proporre” e’ il ‘motto’ con il quale ha preso le distanze e si è affermato rispetto ai piu’ cauti leader del suo partito. E proprio questa sua forza di rottura rispetto al passato e’ considerata, anche se non da tutti, un vantaggio per Romney, accusato di essere troppo moderato.

La sua esperienza interamente nella politica da un lato lo espone a critiche, dall’altra parte pero’ sembra renderlo complementare a Romney nel suo bagaglio di esperienze nel settore privato con Bain Capital. Nato il 29 gennaio 1970 a Janesville, Wisconin, cittadina in riva al fiume dove ancora vive, e laureato alla Miami University nel 1992, Ryan e’ sposato con tre figli, Liza, Charlie e Sam.

La sua famiglia e’ stata una delle protagoniste dello sviluppo di Janesville, insieme alle famiglie Fitzgerald e Cullen: un lavoro a tre che e’ valso loro il nome di ‘Irish Mafia’ soprattutto nel dopoguerra. La famiglia Ryan si occupava della costruzione delle strade e oggi la Ryan Inc, fondata nel 1884 dal suo bisnonno, e’ una societa’ di costruzioni affermata a livello nazionale. E dalla quale deriva parte della sua ricchezza personale, di cui – a differenza di Romney – non ha mai fatto mistero.

In base ai dati del Center for Responsive Politics, la ricchezza personale di Ryan si aggira fra i 927.000 e i 3,2 milioni di dollari, con piccoli investimenti in azioni, da McDonald’s ad Apple passando per ExxonMobil e PhilipMorris. Un altro punto di divergenza con Romney e’ la Romneycare, la riforma sanitaria voluta dal candidato repubblicano alla Casa Bianca quando era governatore del Massachussetts.

Sportivo, e’ famoso per l’attivita’ fisica che svolge nelle prime ore del mattino prima di iniziare a lavorare, odia i soprannomi ed e’ un fan di Beethoven e dei Led Zeppelin, che sembra ascolti sul suo iPod, sempre indosso quando vuole evitare i giornalisti.

Opinione prevalente tra i repubblicani è che Ryan aiuterà Romney nella sua corsa alla Casa Bianca. Ma non così la pensa, per esempio, il New York Times, secondo il quale dietro la scelta di Ryan c’è ”una logica razionalmente rischiosa”. Infatti quando un candidato prudente come Romney sceglie qualcuno come l’ultraconservatore Ryan, ”questo suggerisce suggerisce che Romney avverte che sta perdendo terreno nei confronti del presidente americano Barack Obama”.

Prosegue il Nyt’ sottolineando che ”e’ razionale assumersi un rischio cosi’ grande” quando si ritiene che si ha poco da perdere, Quando si ha bisogno di qualcosa per rivoluzionare. Ma ”i sondaggi – rileva il giornale – ”raccontano diverse storie sulla corsa alla Casa Bianca, e in molti c’e’ Obama davanti. L’economia? Non e’ in un buono stato, ma non sembra peggiorare, e questo a svantaggio di Romney”.

Ryan è subito stato preso di mira – e lo sarà ancor più in futuro – dalla campagna del presidente Barack Obama, secondo cui Ryan e’ fautore di politiche che ”puniscono gli anziani e la classe media”. Ma secondo gli osservatori, gli ambienti democratici tirano un sospiro di sollievo perche’ con Ryan la campagna si giochera’ su due politiche opposte e non sara’ un referendum sugli ultimi quattro anni, che non gioverebbe a Obama.

”Architetto della finanziaria estrema repubblicana, Ryan sara’ il maggiore sostenitore del piano di Romney di concedere sgravi fiscali ai milionari, finanziati con un aumento delle tasse sulla classe media” afferma la campagna di Obama, sottolineando che Ryan ha chiesto importanti tagli all’istruzione, alla ricerca scientifica e agli investimenti in energia pulita, ”tutto per finanziare gli sgravi ai piu’ ricchi.