Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha detto oggi che sta cominciando a produrre i primi frutti la dura presa di posizione degli Usa seguita all’annuncio israeliano della prossima costruzione di nuovi alloggi a Gerusalemme est.
In una intervista alla Bbc, la responsabile del Dipartimento di stato ha detto che gli Stati Uniti sono certi che «presto» le trattative saranno riavviate e che, in un clima di maggiore fiducia reciproca, si potrebbe arrivare anche a negoziati diretti israelo-palestinesi.
Hillary Clinton, che oggi ha partecipato a Mosca alla riunione del Quartetto per il Medio Oriente, ha confermato di avere avuto una «utile e produttiva» conversazione telefonica, ieri sera, con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha promesso una serie di misure concrete per facilitare la ripresa del dialogo.
Nell’intervista la signora Clinton ha negato che l’amministrazione Obama voglia forzare la mano sulla ripresa del processo di pace, anche a rischio di provocare la caduta del governo Netanyahu.
«Il premier crede della necessità del negoziato e cercherà di convincere anche tutti gli altri esponenti del governo, al di là di questo noi non possiamo prendere posizione e non ci interessano le eventuali scelte che gli israeliani faranno su chi deve governarli o meno», ha detto Hillary.