ROMA – Un’Odissea da un miliardo di dollari: è il costo che potrebbe raggiungere, solo per gli Stati Uniti, la missione militare in Libia. Sulle cifre i dati sono discordanti, ma Al Arabiya oggi, 23 marzo, scriveva di cento milioni di dollari al giorno. Per ogni settimana, il costo dei soli attacchi aerei si aggira tr i 400 e gli 800 milioni di dollari. Il rischio è che questa cifra cresca con il passare dei giorni, con la necessità di nuove truppe.
Dopo che la Cnn ha stimato in 300 milioni di dollari il costo dei primi quattro giorni di bombardamenti nel paese nordafricano, Zack Cooper, analista per l’organizzazione non-profit specializzata in politica di difesa Center for Strategic and Budgetary Assessments, crede che le spese per istituire la no-fly zone nel paese controllato dal colonnello Muammar Gheddafi potrebbero presto toccare quota 800 milioni di dollar. Mantenerla, poi, costerà altri 100 milioni a settimana.
Ma sono diversi i parlamentari americani, sia repubblicani sia democratici, che ritengono che gli Stati Uniti non possano permettersi di finanziare l’intervento in Libia. “Non solo manca l’intervento militare è avvenuto senza il consenso del Congresso, come prevedrebbe la Costituzione, ma il costo delle operazioni per i contribuenti americani sarà notevole”, ha detto alla Cnn il deputato repubblicano Justin Amash.
“Obama ci sta lanciando in un’altra guerra che non possiamo permetterci”, gli ha fatto eco l’omologo democratico dell’Ohio Dennis Kucinich.
L’amministrazione Obama ha dichiarato che l’operazione Odyssey Dawn è pagata con soldi stanziati regolarmente dal Congresso. Washington spera nell’aiuto di altre nazioni, in particolare quelle del Golfo Persico, esportatrici di petrolio.
Al momento il budget americano per la difesa, 150 miliardi di dollari (il livello più alto dal 1945) è sei volte maggiore di quello della Cina, paese con il secondo più grande budget per le spese militari al mondo.