Usa, Ohio. Da McDonald’s bisogna votare repubblicano? Ma neanche per sogno

Pubblicato il 31 Ottobre 2010 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA

Cosa non si farebbe per vincere una elezione. Martedi gli Stati Uniti votano alle elezioni mid term, ovvero per rinnovare l’intera camera dei deputati, 36 senatori e 36 governatori statali.

Stando a tutti i sondaggi, il partito repubblicano dovrebbe dare una sonora lezione al partito democratico, ma al signor Paul Siegfried, proprietario di una licenza di gestione McDonald’s a Canton, Ohio, repubblicano sfegatato, queste certezze statistiche non bastano.

Così ha deciso di scrivere una letterina inserita nella busta paga di tutti i suoi impiegati in cui sostanzialmente si avverte che questi si possono scordare aumenti salariali ed altri benefici se queste elezioni mid term non le vinceranno i repubblicani.

Non solo, ma ha addirittura minacciato di taliare gli stipendi se il suo partito del cuore non trionferà.

La lettera, che è accompanata da una lista di candidati, naturalmente repubblicani, tra cui scegliere, avverte fra l’altro che ”se sarà eletta la gente giusta potremo continuare con la nostra politica di alti salari. Se invece altri saranno eletti, ciò non potrà accadere”.

Stupefatto come gli altri impiegati, uno di loro si è fatto coraggio e si è rivolto all’avvocato Allen Shulman, della Shulman Zimmermann & Associates, per raccontare i fatti e mostrargli la lettera di Siegfried. Poi è partita la bordata.

”La lettera – ha detto l’avvocato – consiglia di appoggiare candidati che sono favorevoli a ridurre la paga minima e distruggere la rete di protezione per i membri meno protetti della nostra forza lavoro”. Ma c’e’ di più, ha proseguito il legale. ”Quando una corporazione come McDonald’s intimidisce i suoi dipendenti per farli votare in un modo specifico, viola contemporaneamente la lege elettorale statale e federale”.

Shulman adirà le vie legali contro il padrone del McDonald’s. E quando ci si mette di mezzo la magistratura federale sono guai seri.

Siegfried rischia grosso anche perchè quando Shirley Rogers Reece, general manager di McDonald’s per lo stato dell’Ohio, è venuta a conoscenza dell’accaduto ha fatto un salto dalla sedia al soffitto, ed ha sparato: ”Noi rispettiamo le diverse opinioni dei nostri dipendenti ed il loro diritto ad un voto libero. McDonald’s non ha avuto notizia della lettera che veniva disribuita perchè i proprietari delle licenze hanno la responsabilità dei loro dipendenti. Ma è certo che il contenuto della lettera non riflette assolutamente la posizione di McDonald’s e noi riteniamo che sia stata ispirata da intenzioni erronee”.