Usa, Oklahoma: trans si candida e la destra grida al complotto gay

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 19:47 OLTRE 6 MESI FA

A Boston o a San Francisco ne hanno già visti tanti di candidati gay, lesbiche o trans. Ma in Oklahoma, no. Nel cuore della “Bible Belt”, in uno degli stati più conservatori d’America, è la prima volta che una persona che è nata uomo e sta diventando donna tenta di essere eletto al Congresso di Washington tra le fila del partito democratico.

Una novità che ha sconvolto la destra locale e che grida al complotto ai loro danni ordito da un miliardario omosessuale del Colorado, colpevole di finanziare la loro inedita avversaria politica. La candidata si chiama Brittany Novotny, un’avvocata trentenne che si occupa dei problemi dei bambini dello Stato e da settimane sta bussando con la sua maglietta bianca e pantaloni scuri le porte dei suoi potenziali elettori.

”So di essere la prima trans a presentarsi alle elezioni in Oklahoma, ma sinora ho ricevuto sempre un’accoglienza ottima, anche da chi so che non mi darà il voto. Mai una mail o una telefonata offensiva”, racconta alla Cnn.

Contro di lei è scesa in campo la deputata uscente, Sally Kern, resa celebre in passato per le sue posizioni omofobe. ”Molti studi dimostrano – disse nel 2008 – che nessuna società che abbia completamente accettato l’omosessualità e durata più di alcune decine di anni. Penso che i gay siano la nostra minaccia più grande, peggiore anche del terrorismo e dell’Islam”.

E alla Cnn, anche oggi, conferma di non aver cambiato idea. Poi, però spiega che, come capita spesso negli Usa, la sua protesta nasceva da ragioni economiche: ”Quel giorno parlavo ai miei militanti e li mettevo in guardia da certi milionari che vengono da fuori e segretamente vogliono cambiare con i loro soldi il clima politico dell’Oklahoma e dell’intera nazione”. Il riferimento è a Tim Gill, un gay milionario originario del Colorado che attraverso la sua fondazione ‘Gill Action’ in passato ha sponsorizzato candidati dell’Oklahoma che facevano della lotta a ogni discriminazione sessuale un pezzo del loro programma.

Peccato che però stavolta, nonostante le denunce repubblicane, Gill non abbia sborsato a Bruttany nemmeno un dollaro. L’unico contributo che le è arrivato da fuori dello Stato è l’assegno di mille dollari versato da un semisconosciuto doppiatore di Los Angeles.