Usa-Russia, Exxon chiede esenzione dalle sanzioni per poter riprendere gli affari con Rosneft

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2017 - 05:30 OLTRE 6 MESI FA

 

Usa-Russia, Exxon chiede esenzione dalle sanzioni per poter procedere con le trivellazioni

Usa-Russia, Exxon chiede esenzione dalle sanzioni per poter procedere con le trivellazioni

WASHINGTON – La Exxon Mobil ha chiesto al Dipartimento del Tesoro americano una esenzione alle sanzioni americane alla Russia in modo da poter riprendere la sua joint venture con il gigante petrolifero statale Rosneft. 

Exxon starebbe cercando di ottenere il permesso di Washington per riprendere con le trivellazioni condotte insieme a Rosneft in diverse aree interdette dalle sanzioni e in questi mesi avrebbe anche provato a chiedere una esenzione per procedere con le proprie azioni nel Mar Nero, scrive il sito di Fox. 

La richiesta che riguarda le esplorazioni nel Mar Nero dovrebbe essere esaminata dai membri del Congresso che stanno cercando di intensificare le sanzioni alla Russia in risposta alle accuse di interferenze e attacchi hacker che sarebbero stati commessi durante le ultime elezioni americane.

Il Congresso ha anche avviato una inchiesta su eventuali legami tra aiuti a Donald Trump e il governo russo durante la campagna presidenziale e la transizione politica. Il Segretario di Stato Rex Tillerson è stato amministratore delegato di Exxon e in passato ha stretto una salda relazione con Rosneft e con il presidente russo Vladimir Putin. 

Il Dipartimento di Stato è tra le agenzie governative statunitensi che dovranno esprimersi sulla richiesta di Exxon. Tillerson, però, non sarà implicato in alcuna decisione che le agenzie governative prenderanno riguardo ad Exxon nei prossimi due anni proprio a causa del suo passato coinvolgimento in prima persona nell’azienda energetica.

Al momento, scrivono i media americani, non è chiaro se la richiesta da parte di Exxon sia stata fatta prima che Tillerson andasse a far parte della amministrazione Trump.

Le sanzioni colpiscono le operazioni di Rosneft che coinvolgono il trasferimento di tecnologie, vietando alle compagnie americane di fare affari nell’Artico, in Siberia e nel Mar Nero, aree nelle quali è necessaria la condivisione delle tecniche di trivellazione all’avanguardia.

Le sanzioni, elevate dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, vietano anche operazioni commerciali con l’amministratore delegato di Rosneft, Igor Sechin, reo, secondo Washington, di aver mostrato “totale fedeltà” a Vladimir Putin.

Il presidente russo in passato aveva detto che Exxon e Rosneft potrebbero investire anche 500 miliardi di dollari nella loro partnership. Nel 2013 Putin ha concesso a Tillerson l’Ordine dell’amicizia, importante onorificenza, per il suo ruolo nello sviluppare la joint venture fra i due colossi petroliferi.