Vaticano, chiese sconsacrate non diventino night club

Pubblicato il 26 Novembre 2009 - 20:49 OLTRE 6 MESI FA

In tempi di crisi il Vaticano dice sì alla vendita delle chiese, ma pone una condizione: che gli altari sconsacrati non si trasformino in palchi per spogliarelliste.

Mons. Gianfranco Ravasi, ministro della Cultura della Santa Sede, ha invitato i vescovi a monitorare i luoghi sacri senza fedeli, dismessi perché troppo costosi. Il caso da non ripetere è quello di una chiesa venduta in Ungheria divenuta poi un night club, dove, al culmine dello spettacolo serale, una cubista sale sull’ex altare e si denuda.

In una conferenza stampa in occasione del ventennale della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa, mons. Ravasi – che ne è presidente – ha anche polemizzato con l’Unesco per certe scelte «discutibilissime e sorprendenti» su beni immateriali, come il Carnevale di Rio, dichiarati patrimonio dell’umanità.

«Rispettiamo l’opera dell’Unesco , però siamo anche pronti ad affermare che non è il Baedecker (famosa guida turistica ndr.) in grado di sancire lo stato dell’arte e della bellezza nel nostro pianeta, così come non lo sono nemmeno le guide gastronomiche», ha osservato il presule.

«Immaginate cosa significa per uno Stato fare riconoscere come bene dell’umanità una realtà che vuole promuovere economicamente e turisticamente?», ha chiosato.

Lo riporta l’Ansa.