Corvo in Vaticano, nuovi documenti. Lettere contro Bertone e Gaenswein

Pubblicato il 3 Giugno 2012 - 10:54 OLTRE 6 MESI FA

Papa Ratzinger

ROMA – C’è un corvo che si aggira in Vaticano, raccontano i giornali e la storia ormai ribattezzata Vatileaks sembra diventare sempre più un giallo con i nuovi presunti documenti che appaiono sul quotidiano Repubblica domenica 3 giugno.

Il quotidiano parla di tre documenti, di lettere contro il segretario di Stato Tarcisio Bertone e il segretario di papa Ratzinger mons. Georg Gaenswein. Ma secondo una fonte citata dal giornale ci sarebbero “centinaia di queste carte”.

Si legge su Repubblica:

“Cacciate i veri responsabili dal Vaticano. Ancora una volta a pagare è il solito capro espiatorio. Quale migliore vittima del maggiordomo del Santo Padre. La verità va ricercata nel potere centrale”(…) Ma, avverte subito la fonte, di carte come queste ne abbiamo “centinaia”. Lo scrive in una lettera – che prelude ai tre documenti – battuta sul computer. Dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il maggiordomo del Papa accusato di essere il postino delle missive fuoriuscite in passato dalla Santa Sede, “il capro espiatorio” come lo definisce la lettera, non è per niente il solo. Perché il corvo, in realtà, è ancora attivo. “La verità – denuncia – va ricercata nel potere centrale”. E spiega: “Ovverossia, nell’archivio privato di mons. Georg Gaenswein segretario particolare del Santo Padre, dal quale fuoriescono di continuo innumerevoli documenti riservati a favore del Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone”. Un’accusa forte, che la fonte fa propria, al segretario particolare di Benedetto XVI, uomo in cui il Papa ripone invece la massima fiducia, e che da molti anni rappresenta la persona cui affidarsi per le questioni non solo di carattere personale, ma anche spirituali e politiche.

E ancora il corvo avrebbe scritto: “Non sempre le cose vanno per il verso giusto e tra Mons. Georg ed il Cardinale ci sono passaggi incontrollati di documenti ed atti riservatissimi”.

Secondo la ricostruzione di Marco Ansaldo su Repubblica:

Come a dire: i documenti e gli atti interni che transitano dall’Appartamento papale all’ufficio del Segretario di Stato, e viceversa, talvolta prendono anche altre strade. E il loro controllo si perde. Il corvo presenta così “tre delle centinaia di documenti in nostro possesso”. La prima è una “lettera riservatissima” indirizzata a Bertone dal cardinale prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, e che riguarda quella che bolla come “la vergognosa vicenda dei neocatecumenali, sulla quale vi è un lungo appunto scritto a mano dallo stesso Benedetto XVI”. Le altre sono due lettere con la firma, in apparenza, di monsignor Gaenswein. E che riguardano, vi si dice, “alcune incresciose, nonché vergognose vicende all’interno del Vaticano”.

Scrive Repubblica:

I due scritti portano in alto lo stemma della Santa Sede con l’intestazione “Città del Vaticano”. E in calce la firma estesa, a mano, di “don Georg Gaenswein”. Sotto, la dicitura stampata “Segretario Particolare di Sua Santità Benedetto XVI”. Una delle due è datata 19 febbraio 2009. Il testo delle lettere è stato omesso. Spiega il corvo: “Non pubblichiamo in modo integrale per non offendere la Persona del Santo Padre, già molto provata dai suoi inetti collaboratori”. E avverte: “Per correttezza ci riserviamo di pubblicare i testi integrali nel caso ci si ostini a nascondere la verità dei fatti”. Conclude poi: “Cacciate dal Vaticano i veri responsabili di questo scandalo: Mons. Gaenswein ed il Card. Bertone”.