“Notte di follie per la vergine O’Donnell”. Attacco sessista o ipocrisia svelata?

Pubblicato il 29 Ottobre 2010 - 18:23 OLTRE 6 MESI FA

Christine O'Donnell

Christine O’Donnell, la quarantunenne candidata repubblicana al Senato nel Delaware, single e cattolica, la stessa che si è detta contraria alla masturbazione (“è un peccato”) e al sesso non finalizzato alla procreazione, sarebbe stata la protagonista di un’avventura con un ragazzo di 25 anni appena conosciuto.

I fatti, raccontati dal giovane, risalirebbero alla notte di Halloween del 2007. O’Donnell era in visita da una zia che a Philadelphia.  e dalla quale il ragazzo e i suoi amici affittano un appartamento. Ad un certo punto la donna e la sua amica hanno bussato all’appartamento del ragazzo – affittuario delle zia – e gli hanno chiesto se potevano indossare lì i vestiti di Halloween, perchhé la zia stava dormendo e non volevano disturbarla.

Poco dopo Christine è uscita dal bagno travestita da coccinella. Le due amiche si sono poi accomodate sul divano e hanno iniziato a bere birra, “cercando di convincere me e i miei amici a unirci a loro per la serata in città”, racconta il giovane.

Christine, descritta dal ragazzo come la più “aggressiva” tra le due, lo coinvolge nella serata. Alla fine i due si ritrovano nel letto di lui. Ma una volta nudi, lei gli dice di essere vergine e di voler restare tale.  La cosa, a detta dello stesso giovane, finì lì.

O’Donnell e i suoi supporters del Tea Party non hanno mai negato la vicenda, ma l’hanno condannata come un attacco sessista che “distrae dalle vere questioni politiche che contano”.

Molti elettori sia democratici sia repubblicani, insieme all’Organizzazione nazionale delle donne (Now)  sono d’accordo nel considerarlo un attacco “sessista e misogino” contro tutte le donne in politica.

Ma la storia della doppia morale della O’Donnell farà ancora discutere.