Vivere senza al tempo del terremoto

Pubblicato il 9 Aprile 2009 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA

Come si vive senza? Senza soldi in contanti in tasca, senza bancomat che funzionano, senza doccia calda. Tornando a casa di nascosto a prendere qualcosa. Di nascosto perchè tornare a casa non si può, rischia di crollare. Facendo dell’auto la propria casa, oppure in tenda, sono 18mila. O in albergo, sono 10mila. In tenda, in hotel e in auto: due giorni, sette, dieci. E poi?

Ci sono nuove scosse, nella terra. Ma anche nella sopravvivenza di chi al terremoto è scampato. Perduta gran parte dei documenti e degli atti ufficiali, irrecuperabile sotto le macerie degli edifici pubblici, venuti giù quasi tutti. Un sindaco riceve e lavora nella sua auto ex blu. arrivano tonnellate di aiuti, arriveranno perfino i 500mila dollari che ha promesso Madonna.

E si accumulano i fondi delle infinite collette. Serviranno per il futuro, per il prossimo futuro. Ma ora la gente che non ha più casa vive senza, senza altro che un pasto caldo e una tenda fredda. È già il tempo dei prefabbricati che però, senza colpa di nessuno, non ci sono ancora. Il tempo dei soccorsi, anche se efficienti, è infinitamente più lento della velocità del presente. Un presente in cui si vive senza.