Wikileaks, l’amicizia pericolosa di Berlusconi: “Traffico di persone coperto da Gheddafi”

Pubblicato il 22 Febbraio 2011 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Mentre il governo italiano, nella persona del premier Silvio Berlusconi, tratta con Gheddafi, la Libia continua a “chiudere un occhio” sul traffico di esseri umani che transitano dal paese diretti verso l’Italia. Persone, ma forse anche sospetti terroristi e armi. Questa è la preoccupazione del nostro ambasciatore a Tripoli, Francesco Trupiano, in alcuni documenti riservati diretti alla diplomazia americana. I “cables” vengono intercettati da Wikileaks e ora vengono pubblicati da Repubblica e L’Espresso.

Trupiano è preoccupato dalla trattativa intavolata tra Italia e Libia, quella che porterà al trattato d’amicizia del 2008. In particolare definisce “da corsari” i metodi dei libici, che trattano come fossero al suk per ottenere il meglio: “Insistono sul fatto che gli è dovuta un’autostrada che l’ex premier Silvio Berlusconi (il cable si riferisce a un periodo precedente la rielezione del 2008, ndr) ha offerto di finanziare durante una visita a Tripoli del 2004”.

Nel febbraio 2009 l’ambasciatore Usa, Gene A. Cretz, descrive la “frustrazione” di Trupiano di fronte ai libici che continuano a non collaborare sull’immigrazione. Per Trupiano “non è plausibile” che decine di migliaia di immigrati passino per la Libia “senza almeno il tacito consenso del governo”, se non della sua “complicità” nel traffico di essere umani, armi e passaggio di terroristi.

L’americano è preoccupato anche per il trattamento riservato ai migranti, visto che quelli che in massa vengono riportati dalle motovedette verso la Libia (per poi essere trasferiti in centri detentivi) potrebbero godere dello status di rifugiati politici. “Il governo libico  – scrive Cretz in un cable -tiene famiglie e gruppi nazionali insieme per facilitare le deportazioni di massa su voli charter verso l’Africa occidentale”.