“Per Usa Napolitano un punto di riferimento”, Wikileaks secondo Repubblica

Pubblicato il 11 Marzo 2011 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano

ROMA – ”Serio”, ”un punto di riferimento morale nell’arena politica”, ”apprezzato dal centrodestra e dal centrosinistra” ma soprattutto stimato dalla diplomazia degli Stati Uniti. E’ l’immagine di Giorgio Napolitano che emerge dalla lettura di uno dei 40mila cables di Wikileaks, pubblicato da ‘Repubblica’: un documento denso di considerazioni e analisi politiche che delineano la considerazione più che positiva che l’amministrazione Usa ha nei confronti del Capo dello Stato.

Il 26 giugno 2009, alla vigilia del G8 di L’Aquila, il numero due dell’ambasciata Usa a Roma Elizabeth Dribble invia un report al presidente Barack Obama in vista del suo arrivo in Italia: ”Napolitano – si legge – è sostanzialmente rispettato dai partiti di tutto lo spettro politico e la sua reputazione è rafforzata per come ha gestito la crisi dell’ultimo governo Prodi”.

Affermazione che il diplomatico statunitense motiva, descrivendo il presidente della Repubblica come ”un moderato, un europeista” e con ”un forte legame transatlantico”. Fugate percio’ le diffidenza per il suo passato ‘comunista’: ”Napolitano – spiega ancora la Dribble – è stato il primo parlamentare del Pci ad essere ricevuto dall’Ambasciata degli Stati Uniti”, anche perché dopo la caduta del fascismo ”ha lavorato per le Forze alleate, imparando un eccellente inglese”.

Ma le considerazioni della diplomazia americana, ovviamente, non si limitano al passato: Napolitano – riporta Repubblica – ”vive il suo ruolo al di sopra delle parti ed è un garante della Costituzione” che ”occasionalmente” entra nella ”mischia politica” per ”elevare il livello della discussione”. Si sottolinea, anche, come ”riesca ad usare la sua moral suassion con particolare efficacia”.

”Berlusconi – si legge – rispetta Napolitano anche se i due vengono da una storia molto differente e non hanno un rapporto stretto”. La Dribble evidenzia l’invito di Napolitano a ”seguire le leggi e rispettare i valori, nonostante la crisi economica”.

Rimarcate anche alcune scelte in politica estera del Capo dello Stato che ”si è rifiutato di incontrare il primo ministro bielorusso Lukaschenko ed il presidente iraniano Ahmadinejad”. Ma nel dispaccio si sottolineano anche le parole di stima del Quirinale nei confronti dell’attuale amministrazione Usa: ”In un recente discorso Napolitano ha definito la sua (di Obama, ndr) politica forte ed aperta a nuove prospettive”. Tutte considerazioni che un successivo cablogramma del 4 settembre 2009 sintetizza cosi’: ”Si capisce perché il presidente Napolitano è così tanto considerato nella politica italiana – si legge – E’ serio, un intellettuale, un’eminenza grigia, un punto di riferimento morale nell’arena politica spesso frastagliata”.