ROMA, 2 GIU – Una visita politica, un omaggio ai 150 anni dell’Unita’, un gesto di consumata diplomazia, quello che il vice presidente cinese, Xi Jinping, ha dedicato all’Italia, accettando l’invito del presidente Giorgio Napolitano e trattenendosi per 4 giorni tra Roma e Milano. Ma non solo. La riaffermazione di un legame cosi’ stretto si consolida, in ognuna delle numerose visite ad altissimo livello che si sono succedute negli ultimi anni e negli ultimi mesi, grazie anche ad accordi economici che coprono piu’ o meno l’intero arco dei settori strategici dei due Paesi.
Cosi’ sara’ anche questa volta. Xi Jinping, che nel 2012 diverra’ il nuovo presidente della Repubblica popolare, si appresta a firmare domani, nel corso dell’incontro con il premier Silvio Berlusconi, 14 contratti per oltre 3 miliardi di dollari che riguardano telecomunicazioni, energia, tecnologia automobilistica, cantieristica ma anche accordi finanziari. Non si tratta piu’ di singoli accordi apripista che sondano possibilita’ piu’ ampie.
Ma e’ la conferma di una realta’ che tra le firme di domani e quelle effettuate dalle delegazioni guidate dal premier Wen Jabao in ottobre e dal presidente Hu Jintao nel 2099, ammonta a un volume d’affari di 6 miliardi di dollari. Un rapporto ben strutturato, dunque, con un’economia che cresce in media del 10 % l’anno e che, nei rapporti tra Roma e Pechino non fa mancare la cornice sontuosa dell’arte: il 2010 – con centinaia di eventi – e’ stato l’anno della cultura cinese in Italia, anche in occasione dei 40 anni dallo stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Tra i contratti che saranno firmati domani tra aziende cinesi e italiane, quello tra Telecom Italia e Huawei; tra Fiat Powertrain e Guangzhou Automobile Group Component Co, e altri accordi tra Mandarin Capital Partners, il piu’ grande fondo di private equity focalizzato sull’asse Italia-Cina e aziende italiane per favorirne gli investimenti nel Paese asiatico.
Domattina il vice presidente cinese vedra’ il ministro degli Esteri Franco Frattini, poi il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il premier Silvio Berlusconi. Subito dopo Xi si trasferira’ a Milano dove vedra’ il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il titolare del dicastero dello sviluppo economico Paolo Romani, il governatore della regione Lombardia Roberto Formigoni e l’ad per l’estero delle Assicurazioni Generali, Sergio Balbinot. Ma quelle di Roma e Milano continuano ad essere tappe intermedie di una partership strategica destinata ad andare avanti.
In luglio un altro appuntamento di alto livello. il titolare della Farnesina Frattini sara’ a Pechino per co-presiedere la riunione del Comitato governativo Italia-Cina.