Yahoo aiuta il regime di Teheran: 200 indirizzi mail spiati

Pubblicato il 10 Ottobre 2009 - 09:33 OLTRE 6 MESI FA

Mail violate, ma non dagli hacker. Questa volta tocca al regime iraniano che secondo alcuni studenti avrebbe scelto come partner d’eccezione il colosso internet Yahoo.

Una spystory che conta 200 mila utenti coinvolti, controllati nella loro privacy proprio perché scomodi per il governo. Le autorità avevano bisogno di monitorare i movimenti di chi ha partecipato alla guerriglia urbana e alle manifestazioni di piazza contro il risultato elettorale di giugno, così avrebbe trascinato Yahoo.

Il portale americano ha negato ogni responsabilità, anche se chi ha diffuso la notizia spiega che la mossa di Yahoo potrebbe essere stata vantaggiosa perché in tal modo ha eluso il blocco del sito.

A diffondere la violazione delle e-mail è stato il blog studentesco in farsi “Iranian Students Solidarity”. Il motore di ricerca sarebbe stato contattato insieme a Google dagli uomini del presidente Ahmadinejad per cercare di fermare la propaganda dell’Onda verde riformista, per cui il web è stato un vero e proprio detonatore della protesta.

Anche se Yahoo nega la cronaca riporta alla memoria il suo atteggiamento favorevole, legato a logiche di mercato, con altri governi rigidi come quello cinese: il motore avrebbe fornito a Pechino le informazioni per arrestare due dissidenti.