Blitz israeliano su nave pacifisti, le critiche del giornale Yediot Ahronot

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA

Freedom Flotilla

Sono di carattere tattico le critiche che Yediot Ahronot – come altri giornali – avanza nei confronti di chi ha progettato l’assalto in alto mare della flottiglia diretta con aiuti umanitari per Gaza. In genere la stampa locale non recrimina per il fatto che l’attacco sia avvenuto in acque internazionali e non mette in dubbio la versione del governo israeliano secondo cui nella nave turca Marmara la maggior parte dei passeggeri erano animati più da un’ideologia islamica militante che non da un astratto spirito umanitario.

Yediot Ahronot elenca sei ‘falle’ principali nella operazione. La prima, che la marina non abbia cercato di bloccare la Marmara con mezzi meno letali, fra cui una collisione intenzionale o il ricorso a cannoni ad acqua.

Il giornale rileva inoltre che: Israele ha dimostrato che non aveva a disposizione sufficienti informazioni di intelligence su quanto avveniva a bordo della nave; che i membri del commando non avevano i mezzi adatti per far fronte a centinaia di passeggeri ostili; che l’entità del commando era insufficiente; che nelle condizioni della Marmara era sbagliato per i membri del commando calarsi sul ponte con funi lanciate da un elicottero, dopo essere stati scoperti; e che non ha funzionato lo schermo elettronico che avrebbe dovuto impedire le trasmissioni dalla nave.