ROMA – Cina. Xi Jinping: “Più marxismo, per non perdere l’anima”. Il Partito Comunista cinese compie oggi 95 anni e il presidente Xi Jinping si rivolge agli 88 milioni di iscritti con un appello a seguire le sue radici marxiste per consentire al Paese di proseguire sulla strada del “grande ringiovanimento”, un tema centrale dell’amministrazione di Pechino.
“La storia ci dice che la scelta del popolo cinese di affidare al Partito Comunista la guida verso il grande ringiovanimento della civiltà è stata giusta e che anche il percorso del Partito di un socialismo con caratteristiche cinesi è corretto”, ha detto Xi durante il suo discorso nella Grande Sala del Popolo a Pechino.
Il discorso, trasmesso in tv, é stato uno dei più lunghi della sua presidenza, in cui Xi ha presentato la sua ideologia ortodossa a scapito di quelle maggiori riforme che qualcuno si aspettava sulla scia della sua ascesa al potere quattro anni fa. “Il marxismo deve essere il principio guida di base fondamentale”, ha proseguito il presidente, “o il Partito perderebbe la sua anima e la sua direzione”.
Di fronte a un rallentamento dell’economia, sono aumentati gli appelli di Xi all’unità ideologica: un approccio improntato al ritorno al passato che contrasta con le posizioni espresse di recente da alcuni leader del Paese, secondo i quali la crescita economica deve avere la priorità per continuare a giustificare il governo comunista.
Dalle università giungono nel frattempo appelli per inserire più marxismo nei corsi di laurea. La premessa – segnala un articolo del Financial Times – è che gli studenti hanno subito un lavaggio del cervello per essere attirati dalle teorie liberiste occidentali. I professori hanno scritto una lettera al Ministero dell’Educazione allarmati per la crescita esponenziale del pensiero capitalista nei corsi di laurea unita al progressivo svuotarsi della tradizione marxista. Un passaggio che avrebbe “seriamente fatto deviare la politica culturale dalla direzione socialista”.
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