ROMA – Nessuno può essere obbligato a pagare le imposte degli altri. Nemmeno se si tratta di un operatore specializzato in materia tributaria come il commercialista o il centro di assistenza fiscale.
La vicenda, riporta Andrea Bongi su Italia Oggi,
trae origine dal dettato normativo contenuto nell’articolo 6 del decreto semplificazioni ai sensi del quale, in ipotesi di visto infedele sul 730 precompilato, i Caf ed i professionisti abilitati sono direttamente tenuti al pagamento di un importo corrispondente alla somma dell’imposta, degli interessi e della sanzione che sarebbe stata richiesta al contribuente.
Interpretando tale disposto normativo la suddetta circolare non ha esitato nell’affermare testualmente che: “in tal modo viene salvaguardato il legittimo affidamento dei cittadini che si rivolgono ad operatori specializzati circa la definitività del loro rapporto con il Fisco”.