Alitalia, Berlusconi, Matteo Renzi e maltempo: prime pagine e rassegna stampa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Febbraio 2014 - 08:31 OLTRE 6 MESI FA

Il Corriere della Sera: “Gli emiri pronti a salvare Alitalia”. Il linguaggio dell’inciviltà. Editoriale di Ernesto Galli Della Loggia:

Abito a Roma nei pressi di una scuola (medie e liceo), e all’inizio e alla fine delle lezioni la mia via si riempie di ragazzi. Mi capita così di ascoltare assai spesso le loro chiacchiere, gli scambi di battute. Ebbene, quello che mi arriva alle orecchie è una continua raffica di parolacce e di bestemmie, un oceano di turpiloquio. Praticamente, qualunque sia l’argomento, in una sorta di coazione irrefrenabile dalle loro bocche viene fuori ogni tre parole un’oscenità o una parola blasfema. Le ragazze — parlo anche di quattordicenni, di quindicenni — appaiono le più corrive e quasi le più compiaciute nel praticare un linguaggio scurrile e violento che un tempo sarebbe stato di casa solo nelle caserme o nelle bettole più malfamate.
A dispetto dunque di quanto vorrebbero far credere molti dei suoi scandalizzati censori, il lessico indecente e la volgarità aggressiva mostrati da Grillo e dai suoi parlamentari nei giorni scorsi non sono affatto un’eccezione nell’Italia di oggi. Sono più o meno la regola. Sostanzialmente, in tutti gli ambienti il linguaggio colloquiale è ormai infarcito di parolacce e di volgarità, come testimoniano quei brandelli di parlato spontaneo che si ascoltano ogni tanto in qualche fuori onda televisivo o tra i concorrenti del Grande Fratello . Siamo, a mia conoscenza, l’unico Paese in cui i quotidiani non esitano, all’occasione, a usare termini osceni nei propri titoli.

I nuovi club modello Cgil. Così Berlusconi cerca i voti. Articolo di Tommaso Labate:
«Il M5S sta solo su Internet. E anche il Pd sembra più lontano dal territorio. La rivoluzione è sfruttare questa situazione a nostro vantaggio. Trasformando i club in veri e propri centri di assistenza per il cittadino…». Il «piano folle» e anche la «grande sorpresa», di cui Silvio Berlusconi ha parlato nell’intervista pubblicata ieri dal Corriere , è come un giallo in cui l’assassino è il maggiordomo. Un giallo in cui la soluzione dell’enigma è là, sotto gli occhi di tutti, talmente vicina che intercettarla diventa difficile. Non se si conoscono però le riflessioni sui competitor — un Grillo che sta «solo su Internet» e un Renzi «più lontano dal territorio» — che il Cavaliere ha condiviso con i collaboratori più stretti. Partendo dall’analisi su M5S e Pd, infatti, Berlusconi avrebbe individuato l’«uovo di Colombo» per sperare di ottenere col centrodestra, nell’arco di un anno, quel 37% stabilito dall’Italicum. Proprio grazie alla «rete dei club di Forza Italia», che ormai ha superato quota diecimila.
I pochi che hanno visto la bozza del piano di trasformazione del club azzurri in un qualcosa che — secondo un berlusconiano di rango — assomiglia tanto «a un misto tra un Caf della Cgil (Centro di assistenza fiscale) e un circolo sociale», la raccontano come «una rivoluzione». Anche se le lancette dell’orologio della politica sembrano girare all’indietro.

La prima pagina di Repubblica: “Renzi: batteremo la nuova destra”.

La Stampa: “Alitalia, trattativa finale”.

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Nubifragi, allerta per altri due giorni. Scrive Flavia Amabile:

Forse il peggio è passato ma ancora oggi cadrà pioggia su tutta l’Italia (anche se meno forte) e da nord a sud molte zone hanno dichiarato lo stato d’emergenza.

Tre persone sono morte a Noto, in provincia di Siracusa. Un’auto è stata travolta da un torrente in piena, l’Asinaro. Secondo una prima ricostruzione fornita dalla polizia, l’incidente si è verificato intorno alle 4 del mattino, in contrada Romanella. Una Ypsilon, sulla quale viaggiavano sette persone, è stata travolta e trascinata dalle acque di un torrente. Quattro passeggeri sono riusciti ad abbandonare l’auto mentre due donne e una bambina di sette anni sono rimaste imprigionate all’interno perdendo la vita. Il conducente è stato arrestato per omicidio colposo plurimo: avrebbe dovuto fermarsi invece di tentare di attraversare una zona notoriamente pericolosa in caso di piogge.

Il Giornale: “Paura per le pensioni”. Due cosette su Boldrini, Casini e Alfano. L’editoriale di Alessandro Sallusti:

Va bene che siano entrati in un clima ecu­menico, che grazie al patto riformista tra Berlusconi e Renzi forse è finita la guerra civile e tutti dobbiamo essere più buoni. Ma c’è un limite. Buoni sì, fessi no. Prendiamo il caso Boldrini, cioè l’indignazione collettiva per gli insulti sessisti scatenati su inter­net da una battuta- sondaggio di Grillo («cosa fa­resti in auto da solo con la Boldrini? »). Mi chiedo: perché se Crozza parla su una tv pubblica del «ca­vallo pieno di troie» che Berlusconi avrebbe in­trodotto nella sede del Pd, il pubblico di Ballarò può spellarsi le mani dagli applausi e il popolo della sinistra sganasciarsi di risate senza che que­sto costituisca scandalo? Non vedo perché gli elettori grillini dovrebbero essere meno stupidi e volgari di chi vota a sinistra. Grillo ha fatto una volta e per scherzo quello che Gad Lerner e Santo­ro­ci hanno propinato per anni nelle loro trasmis­sioni: sputtanare le donne della parte politica av­versa.
Eppure loro sono considerati maestri, anzi di più: intellettuali. Sì, del piffero. Come Casini, quello che pochi anni fa voleva fondare un nuo­vo Cnl, Comitato di liberazione da Berlusconi. Eccolo, a un passo dalla fossa, spiegarci oggi che la salvezza del Paese può passare solo da una grande alleanza con Berlusconi. Siamo felici del ravvedimento ma, non dico tanto, chiedere scu­sa no? Non importa, andiamo avanti.