Bankitalia, governo rivaluta le quote. Tito Boeri: “Un bluff”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2013 - 12:19| Aggiornato il 30 Novembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
 La Banca d'Italia

La Banca d’Italia

ROMA – La Banca d’Italia si trasformerà in una public company ma, soprattutto, aumenterà il proprio capitale, mediante utilizzo delle riserve statutarie, fino a un ammontare di 7,5 miliardi. Un’operazione che, a regime, secondo il ministro Saccomanni, dovrebbe produrre un gettito tributario di circa un miliardo. “Un bluff”per Tito Boeri, editorialista di Repubblica e professore di economia della Bocconi, “non vi è alcun valore di capitale nelle banche centrali. Il loro capitale è puramente fittizio”. Articolo poi ripreso anche dal Wall Street Journal (clicca qui per leggere l’articolo):

Alla disperata ricerca di risorse con cui finanziare il taglio della seconda rata dell’Imu, il governo ha deciso di forzare i tempi sulla vicenda delle quote Banca d’Italia (…) La Commissione di esperti ha valutato il capitale in una forbice compresa fra 5 e 7,5 miliardi e mezzo. Seppur esponenti della vecchia maggioranza chiedessero una valutazione ancora più generosa delle quote (Renato Brunetta aveva parlato addirittura di 30 miliardi, non si capisce su quale base), una cospicua rivalutazione delle quote fa molto comodo al governo. Gli incrementi patrimoniali realizzati dalle banche nel momento in cui rivalutano le quote vengono, infatti, tassati al 16 per cento. Con la valutazione delle quote a 7,5 miliardi, la tassazione dei capital gain porterebbe circa un miliardo alle casse dello Stato, pressappoco la somma che manca per coprire la cancellazione della seconda rata dell’Imu. Al tempo stesso, le banche ved rebbero rafforzarsi notevolmente la loro posizione patrimoniale, alla vigilia di stress test che si annunciano più impegnativi che in passato, senza colpo ferire.

Conclude Boeri:

Il capitale liquido non è liquido, ma le banche chiedono che le quote di Banca d’Italia siano computabili nel valutare i requisiti di capitale imposti dalle nuove autorità di supervisione europee. Si è così creata una specie di associazione a delinquere nel cercare di chiudere nel più breve tempo possibile la partita