Bce, tassi invariati ma Mario Draghi cambia l’organizzazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2014 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA
Bce, tassi invariati ma Mario Draghi cambia l'organizzazione

Mario Draghi (LaPresse)

ROMA – Fino a mille miliardi di euro alle banche, ma a condizione che la liquidità straordinaria finisca a famiglie e imprese: il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, giovedì 3 luglio ha annunciato i dettagli di nuovo programma destinato a rilanciare la ripresa e evitare il pericolo della deflazione.

E’ una riedizione della Long term refinancing operation (Ltro) del dicembre 2012, quando la Bce avviò un prestito straordinario alle banche da un trilione di euro per evitare una crisi di liquidità, dando una mano anche ai paesi in difficoltà. Ma questa volta il programma Tltro non potrà essere usato dalle banche per comprare titoli di Stato, come accaduto con la precedente operazione. La Bce vuole assicurasi che sia utilizzato «a favore dell’economia reale», ha detto Draghi.

I nuove mille miliardi sono condizionati a una clausola di rimborso: se le banche non dimostreranno che i soldi della Bce finiscono in nuovi prestiti a famiglie e imprese, gli istituti di credito saranno costretti a restituirli.

Scrive David Carretta sul Messaggero:

Nonostante l’inflazione in discesa, il Consiglio dei governatori ha lasciato i principali tassi invariati. La «modesta ripresa» continua e ci sono «timidi segnali di miglioramento del credito», ha spiegato Draghi. Di fronte al pericolo della deflazione la Bce è però pronta ad agire. «Il Consiglio dei governatori è unanime nel suo impegno a usare gli strumenti non convenzionali, se necessario», ha avvertito Draghi. La prossima mossa potrebbe essere l’acquisto di Assed backed securities (Abs), i titoli con cui vengono cartolarizzati i prestiti alle piccole e medie imprese. Draghi ha chiesto una deregulation degli Abs. Il Comitato di Basilea ha avviato uno studio. Ma i tempi rischiano di essere lunghi. Quanto al «bazooka» della Bce – un programma di acquisto di titoli pubblici e privati analogo al Quantitative easing della Federal Reserve – tutto dipende dalle previsioni sull’inflazione: «Se la nostra valutazione di medio lungo periodo dovesse cambiare, useremmo di sicuro questo ampio programma di acquisto di titoli», ha detto Draghi.

Per lottare contro la bassa inflazione, per ora, la Bce intende affidarsi alla Tltro. Draghi ha spiegato che il programma potrebbe arrivare a «un massimo» di un trilione di euro, ma dipenderà dalle richieste delle banche. «I modelli mostrano un forte impatto potenziale sull’inflazione», ha spiegato il presidente della Bce. C’è la preoccupazione che i soldi possano essere usati per acquistare titoli pubblici, «ma abbiamo introdotto deterrenti». Le prime operazioni scatteranno l’18 settembre e l’11 dicembre, seguite da altre sei esborsi nel 2015 e 2016.