Beppe Grillo violento minaccia Carlo De Benedetti: “Sorgenia, sarò in assemblea”

Pubblicato il 13 Settembre 2014 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Attacco a freddo e a testa bassa di Beppe Grillo contro Carlo De Benedetti: violento e fuori contesto, in un caldo sabato di sole di metà settembre.

Non ci sono notizie inedite nell’articolo, che apre, all’ora di pranzo di sabato 13 settembre 2014, il sito di Beppe Grillo. Un vero e proprio attacco a freddo di cui non si capisce il senso, che certamente c’è ma non si vede.

L’articolo col brutale attacco a Carlo De Benedetti è firmato personalmente da Beppe Grillo anche se Beppe Grillo lo ha fatto in forma ambigua. Non c’è la firma nel modo classico cui tutti siamo abituati, ma il nome di Beppe Grillo segue una riga finale di post scriptum in cui annuncia la sua presenza alla prossima assemblea di Sorgenia.

In questo modo l’articolo è firmato ma a prima vista sembra senza firma, anche se la regola vuole che un articolo senza firma debba essere attribuito al direttore. Nel caso del blog di Beppe Grillo, non essendoci un direttore responsabile perché nel caos delle regole su internet in Italia è possibile anche questo, si deve presumere che se Beppe Grillo non ne è l’autore, pur non firmandolo, se ne è assunto la paternità politica e ideologica.
L’articolo è brutale fin dal titolo:

“Carlo De Benedetti, lo squalo bianco #debenedettisqualobianco”,

accompagnato da un disgustoso fotomontaggio dove la testa di Carlo De Benedetti, su sfondo azzurro acquario, è deformata non solo dall’effetto lente dell’acqua ma anche dall’inserimento, al posto della bocca di Carlo De Benedetti, della dentatura di un pescecane.

Beppe Grillo definisce Carlo De Benedetti “squalo”.

Lo descrive in modo greve, volgare. Carlo De Benedetti, secondo Beppe Grillo, se ne sta

“acquattato in Svizzera, reduce da una vita di successi da Olivetti a Sorgenia che neanche Attila. È invisibile, ha la stampa amica. Il suo partito, il pd, lo ha sempre coperto. […] Prestiti bancari multimilionari da banche vicine al pd, banche che a un cittadino non presterebbero neppure 1000 euro senza ipotecargli la casa.
Persino Rodolfo De Benedetti, figlio dell’ingegner Carlo, alla fine lo ha ammesso: “L’investimento in Sorgenia è stato un insuccesso”. Viva la faccia (tosta), verrebbe da dire.
[…]
Con 1,9 miliardi di debiti, quasi 800 milioni di perdite nel 2013 e ricavi in picchiata del 25%, il colosso dai piedi d’argilla dell’energia fossile è diventato un macigno troppo grosso persino per il gruppo Cir, la holding in mano alla tessera numero 1 del Pd di Renzi, ossia proprio Carlo De Benedetti.
Sorgenia è sprofondata nei debiti malgrado i tanti “aiutini” da parte degli ultimi governi. Per esempio il capacity payment, ossia la regalia di Stato da 150 milioni complessivi l’anno per la cosiddetta capacità di riserva (ti remunero per tenere le centrali quasi sempre spente) che risale a una norma del 2003.
De Benedetti lascia il timone alle banche creditrici che per così tanto tempo sono state “amiche” affettuose e protettrici indulgenti nei suoi confronti.
Sorgenia aveva puntato sulla tecnologia del ciclo combinato a gas e, foraggiata generosamente dagli istituti di credito,tra cui MPS, sulle centrali a turbogas. Quindi ha creduto ancora nelle fonti fossili: una scelta di cui adesso paga le conseguenze in termini di fatturato e di bilancio e di inquinamento.
Il panorama delle rinnovabili, dal 2003 ad oggi, ha cambiato il fabbisogno di energia del Paese e le centrali di De Benedetti si sono trovate fuori mercato, non ci voleva molto a prevederlo.
Adesso la ricapitalizzazione ha ribaltato la situazione, i creditori sono diventati proprietari e i vecchi padroni sono scappati a gambe levate, secondo gli usi propri del capitalismo all’italiana che finché può si attacca alla gonnella sbrindellata dello Stato e non affronta mai le incognite del mercato.
Per le banche “amiche degli amici”, invece, il rischio di credito si è tramutato in rischio di mercato

Beppe Grillo violento minaccia Carlo De Benedetti: "Sorgenia, sarò in assemblea"

Carlo De Benedetti. Contro di lui un violento e minaccioso attacco di Beppe Grillo

. E il primo azionista di Sorgenia adesso è, toh!, il Monte dei Paschi.
Sì, proprio la banca disastrata del Pd che si prende l’azienda disastrata appartenuta alla prima tessera del Pd. Mps era l’istituto più esposto con De Benedetti (ben 600 milioni) e ora deve grattarsi questa rogna.
È la storia sempre uguale dei prestiti facili a soliti noti. Il tipico mix tra finanza malata, industriali e politica corrotta. Mentre, dall’altra parte, i buoni progetti per le energie pulite non trovano il credito di cui avrebbero bisogno, anche perché poi il governo cambia le carte in tavola e azzoppa gli investitori.
Sono questi i grandi imprenditori che guidano il Paese in tutti i suoi gangli, dall’energia all’informazione?
Le centrali vecchie e superate perdono danaro e inquinano l’ambiente. Uccidono la salute e bruciano posti di lavoro e sviluppo. La magistratura poi interviene per far rispettare la legge e le chiude.
Risultato? La disoccupazione aumenta, la gente muore e nessuno paga”.

In chiusura, il minaccioso post scriptum con firma:

“Ps: parteciperò alla prossima assemblea degli azionisti di Sorgenia. Beppe Grillo“.