Bergoglio eletto con più voti di Razinger. In Conclave: “Tutti tranne che Scola”

Pubblicato il 15 Marzo 2013 - 13:32| Aggiornato il 6 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Tutti tranne Angelo Scola“: questa, secondo Paolo Rodari di Repubblica, la frase che si aggirava nel Conclave prima dell’elezioni di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco. Secondo Rodari Bergoglio ha preso più voti di Ratzinger ed è stato eletto in minor tempo. E ha “vinto” grazie a una “frangia” opposta a Scola, cresciuto all’ombra di Comunione e liberazione.

Scrive Rodari:

Bergoglio ha visto crescere la propria candidatura dopo il proprio intervento nell’Aula Paolo VI, durante le Congregazioni generali. Qui, senza usare tutti i cinque minuti concessigli, ha parlato di «purificazione» e «carrierismo ». Due parole come fuoco, nel cuore dei suoi confratelli cardinali. In tempi di Vatileaks e dissidi interni

Dopo l’extra omnes del liturgista Guido Marini, il primo scrutinio. Qui tre enormi sorprese: da subito l’inconsistenza dei voti di Scherer; i voti per Scola ampiamente al di sotto delle aspettative; e una già buona preferenza accordata a Bergoglio. Di qui in poi è stato un crescendo inarrestabile. Scola si è reso conto che molti di coloro che gli avevano promesso il voto poi non glielo hanno accordato. Gli italiani, in particolare, sono andati su altri candidati, spaventati di ciò che il cardinale cresciuto nella fila di Comunione e liberazione rappresenta: l’idea di una Chiesa forte, della presenza attiva e influente nella società come nella politica, il ritorno alla missione decisamente carismatica del pontificato giovanpaolino. Ma insieme agli italiani anche gli americani, spinti su Bergoglio dal loro principale Pope Maker: l’arcivescovo di Washington Donald Wuerl. Il resto l’ha fatto il passo indietro di Scola, la resa e i suoi voti lasciati liberi per Bergoglio. E poi Giovan Battista Re e i sodanianiche anch’essi scelgono, prima dei bertoniani, il cardinale argentino. Ma anche per i bertoniani il motivo dell’ultima scelta è sostanzialmente il medesimo: meglio Bergoglio di Scola, tutto tranne che il principale rivale italiano.