Berlusconi, il piano pensioni: portare le minime a 1.000 euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2014 - 08:49 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, il piano pensioni: portare le minime a 1.000 euro

Berlusconi (LaPresse)

ROMA – Silvio Berlusconi punta sui pensionati e annuncia un piano per portare le minime a 800-1000 euro. Promessa da campagna elettorale, non la prima, visto che in questi giorni l’ex premier ha già promesso veterinari gratis, cibi per animali esenti dall’Iva e dentiere gratis per tutti.

Prosegue inesorabile il countdown che porta al fatidico 25 maggio. E, or­mai arrivati a -13, Silvio Berlu­sconi spinge sempre di più sul­l’acceleratore della campagna elettorale. Ce n’è infatti non solo per il governo “tutto di sinistra” o per Angelino Alfano che gli fa da “stampella” solo “per amore di carriera”, ma anche per lo stes­so Matteo Renzi che “fino ad ora ha solo aumentato le tasse”.

Un affondo duro quello del leader di Forza Italia intervistato da Tgcom24 , fino al punto di mette­re in discussione il percorso ri­formatore che “stiamo ritenen­do di non poter più seguire”. Per­ché, spiega l’ex premier, “hanno cambiato l’accordo”, a partire dalla “legge elettorale” dove “hanno messo il ballottaggio” che “è una cosa inaccettabile”.

Scrive Adalberto Signore sul Giornale:

Un Berlusconi all’attacco, dunque. Deciso a recuperare consensi e convinto di riuscire a superare la soglia psicologica del 20%. Non a caso proseguirà nella maratona tv, con interviste a televisioni nazionali (questa mattina alle 8.40 La telefonata con Maurizio Belpietro su Cana­le5, domani alle 9 Uno Mattina su Raiuno ) e locali. Il 21 maggio, invece, sarà la volta di Porta a porta (il 19 dovrebbe toccare a Beppe Grillo e il 22 a Renzi). Ma il leader di Forza Italia sarà an­che in piazza. Domani a Roma parteciperà alle 16.30 ad una ma­nifes­tazione in sostegno di Anto­nio Tajani, capolista della circo­scrizione Centro. Il 22, invece, dovrebbe tenere un comizio a Roma, al Palazzo dei Congressi dell’Eur,mentre il giorno succes­sivo chiuderà la campagna elet­torale con un comizio a Milano.

Guantoni incrociati, quindi, con Renzi. A partire da un tema caldissimo come quello del­l’Expo. Se il premier rinnova la fi­ducia al commissario Giuseppe Sala e dice che i lavori «devono andare avanti»,Berlusconi ci tie­ne a dire che nell’ondata di arre­sti e inchieste Forza Italia non c’entra nulla.L’Expo,spiega l’ex premier, «è importantissimo» e «guai se le cose non fossero per­fette per l’apertura». «La nostra parte politica – aggiunge – non c’entra nulla con questi scanda­li che coinvolgono­persone pro­tagoniste della vecchia Tangen­topoli ».E ancora:«Molte cose so­no aria fritta, in tutte le cose con riguardano appalti ci sono delle telefonate, è la vita».

Il leader di Forza Italia punta poi l’indice sui temi economici. Perché Renzi, dice, «è il presi­dente di un esecutivo di sinistra, sostenuto in Parlamento dalla si­nistra, che fa le cose che la sini­stra ha sempre fatto» visto che «finora ha solo aumentato le tas­se ».«Noi,invece,stiamo scriven­do il programma per le elezioni politiche e – spiega ai microfoni di Tgcom24 – posso dire sin da adesso che se andremo al gover­no nel primo Consiglio dei mini­stri faremo come la volta prece­dente e toglieremo di nuovo l’Imu che i governi di sinistra hanno rimesso e aumenteremo la pensione minima ai pensiona­ti a 800 euro. Anche se stiamo stu­diando le coperture per arrivare a mille. Aumenteremo di 200 eu­ro anche il fondo per le casalin­ghe che fanno un lavoro impor­tantissimo e non riconosciuto».

Un passaggio anche sulla sen­tenza Mediaset, per la quale ha iniziato venerdì scorso a sconta­re la­pena accessoria dell’affida­mento ai servizi sociali. Un pro­nunciamento su cui Berlusconi continua a non tacere tutte le sue perplessità, tanto che nono­stante i vincoli imposti dal tribu­nale di sorveglianza imponga­no cautela nelle dichiarazioni pubblica l’ex premier torna a cri­ticarla. È una sentenza,dice,«co­struita per escludermi». «Sono toccato – sono le parole del lea­der di Forza Italia – da una sen­tenza che è stata una costruzio­ne particolare, la base della mia esclusione dal Parlamento, ciò che la sinistra ha tentato di fare dal ‘94». «Ma sono sicuro – con­clude – che in pochissimo tem­po mi verrà ridata la mia piena onorabilità».