Berlusconi a Mosca prepara la latitanza? Come Craxi? Bobo: “Fu un esule”

Pubblicato il 14 Luglio 2013 - 04:30 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi a Mosca prepara la latitanza? Come Craxi? Bobo: "Fu un esule"

Berlusconi fa le corna. Basterà?

Notizia della agenzia Ansa:

Silvio Berlusconi è volato in Russia per una visita privata a Vladimir Putin nel weekend. Berlusconi, a quanto raccontano, farà rientro domenica sera a Milano. Già nei giorni scorsi, a diversi fedelissimi, Berlusconi aveva detto di avere in programma l’incontro con Putin. La stessa visita Berlusconi l’avrebbe dovuta fare qualche mese fa ma poi decise di rinviare la partenza.

Articolo di Sara Nicoli per il Fatto:

Silvio Berlusconi novello Snowden? Non sono stati pochi quelli che hanno caricato di significati misteriosi il viaggio in Russia di Berlusconi. Perchè è parso strano un po’ a tutti che proprio alla vigilia dell’udienza Mediaset del 30 luglio, Berlusconi abbia sentito l’improvvisa voglia di rivedere l’amico Putin.

“Motivo? Nostalgia canaglia. Velata anche da qualche tono di pessimismo, “perché se poi lo condannassero – sosteneva il fedelissimo Valentino Valentini – possiamo scommettere che la prima cosa che gli leveranno sarà il passaporto…”. E, dunque, meglio “andarlo a salutare adesso che poi, chissà quando potrà rivederlo”.

“Già, chissà. “Berlusconi è un guerriero – commentava qualche giorno fa Guido Crosetto – non lascerebbe mai il Paese, ma giocherà tutta la sua partita facendo il martire della giustizia, persino passando 24 ore a San Vittore, se necessario…”.

“E sarà anche così, ma i suoi (e in particolare i familiari) una “via di fuga” l’hanno comunque preparata. Alcuni collaboratori della famiglia di Arcore hanno infatti dato mandato ad uno studio legale internazionale, che ha una delle proprie sedi a Ginevra, di disegnare un quadro di Paesi su cui poter andare a “svernare” in santa pace senza problemi di estradizione con l’Italia. Certo, Valentini ha suggerito, fin da subito, proprio la Russia, dove Berlusconi troverebbe porte aperte e accoglienza sopraffina.

Tuttavia, Berlusconi

“avrebbe anche altre soluzioni, Putin a parte. Sembra che uno dei luoghi che potrebbe fare al caso suo sia il Nicaragua. D’altra parte il suo amico Marcello Dell’Utri nel Paese di Daniel Ortega non è proprio di casa ma quasi e, com’è noto, di estradizione verso l’Italia (ma anche verso altri Paesi) l’ex guerrigliero sandinista non vuol sentir parlare.

“Sarebbe un’extrema ratio, certo, solo nel caso in cui i giudici gli facessero davvero scattare le manette ai polsi. Un’umiliazione, quella dell’arresto, a cui non si abbasserebbe mai: “Dopo tutto quello che ha fatto per questo Paese…”, ripetono in via dell’Umiltà”.

Una buona parola, sempre sul Fatto, la dice Bobo Craxi “Papà Bettino fu un esule, Silvio sarà latitante”.

Aggiunge Bobo Craxi:

“Mio padre e Berlusconi erano amici. Sono gli unici due ex primi ministri a essere inquisiti. Detto questo sono casi molto diversi se non opposti. Però il risultato è lo stesso: la voglia di scappare. Mio padre fu un esule. Era un capo politico e andò in uno Stato arabo, la Tunisia, pronto a difenderlo con le armi. Berlusconi per i suoi guai giudiziari sarà un latitante. Questione di sfumature.

“Craxi fu il capro espiatorio di un intero sistema. Finanziamento volgarmente illegale ai partiti, prassi che seguivano tutti dal 1945. Il pool di Mani pulite era una giunta militare e mio padre fu cacciato come hanno fatto i generali egiziani con Morsi.

“Anche Salvador Allende venne accusato di corruzione”.

 

“Berlusconi è entrato in politica per evitare i processi. Si è trascinato dietro il fattore dell’impunità per vent’anni, piegando il Parlamento in una sartoria di leggi ad personam. E i suoi reati sono altri, legati a lui e alle sue aziende: frodi fiscali, storie di bordello e così via. Niente sistema, quindi. Per me è così. Qui non sta crollando un sistema. C’è un uomo che ha consumato la sua parabola e paga colpe e incapacità personali. Un caso singolare e al singolare. Non c’è alcuna giunta militare che lo vuole cacciare. Non c’è una guerra come quella tra il ’92 e il ’94”.

“Berlusconi non potrà vantarsi di essere un esule. Rischia di passare da uno Stato all’altro, a meno che Putin o altri non gli concedano l’asilo politico. Fuggirà? So che gli è stata consigliata anche questa opzione ma non so altro. Penso però che non gli convenga”.

“Perché? Craxi fu isolato e cacciato. Berlusconi può ancora rovesciare tutto. Il governo, il Parlamento con l’Aventino e le dimissioni di massa, le elezioni anticipate. Per lui la battaglia in Italia non è finita, ha ancora molte garanzie”.