Budelli resta privata. Meno male. Cesare Maffi, Italia Oggi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2015 - 17:51 OLTRE 6 MESI FA
Budelli resta privata. Meno male. Cesare Maffi, Italia Oggi

Budelli resta privata. Meno male. Cesare Maffi, Italia Oggi

ROMA – Budelli resta privata. “E meno male” ironizza Cesare Maffi di Italia Oggi dopo il parere negativo del Consiglio di Stato alla prelazione a favore dello Stato. L’isola così rimarrà di proprietà del neozelandese Michael Harte.

È meglio – scrive Cesare Maffi di Italia Oggi – un bene culturale conservato in mano privata (non mancano vincoli, obblighi, leggi, convenzioni per disporre di garanzie) che in mano pubblica, però in disfacimento. Ovviamente, i sostenitori del predominio dei beni comuni la pensano diversamente: peccato che non sappiano indicare con quali mezzi tali beni potrebbero essere serbati, avvalorati, custoditi, fruiti.

Cesare Maffi poi spiega: Il Consiglio di Stato ha ricordato che «il diritto di prelazione ha carattere ablatorio della proprietà privata, cioè sostanzialmente espropriativo, e come tale deve avere una base legale certa, conformemente a quanto da sempre ritenuto pacifico e più volte ribadito anche dalla Corte europea dei diritti dell’uomo». In un’epoca che non nutre né rispetto né comprensione né apprezzamento verso la proprietà privata, ma anzi la combatte politicamente, culturalmente, giuridicamente, c’è da rimanere soddisfatti perché è stata impedita l’espropriazione.

C’è un altro motivo, non giuridico, per dichiararsi soddisfatti: il risparmio. Infatti, per consentire l’esercizio della prelazione, nella legge di stabilità 2014 era stata inserita la spesa di tre milioni di euro «per l’acquisto dell’isola di Budelli (in mano ai privati ormai dalla metà del 1800)«, come rilevava ItaliaOggi (27 nov. 2013) elencando i finanziamenti statali a pioggia introdotti con uno dei soliti mega emendamenti su cui era stata apposta la fiducia. Sono, quindi, tre milioni risparmiati: un nuovo, piccolo tesoretto, per esprimerci secondo il malvezzo propagandistico odierno.