Chi finanzia il blog di Beppe Grillo? Paolo Bracalini, Il Giornale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2014 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA
Chi finanzia il blog di Beppe Grillo? Paolo Bracalini, Il Giornale

Chi finanzia il blog di Beppe Grillo? Paolo Bracalini, Il Giornale

ROMA – “Vaff… Al momento è que­sta l’unica risposta al mistero del blog di Beppe Grillo: quanto rende? Quanti soldi arrivano dalla pubblicità gestita da Goo­gle? A chi vanno? A Grillo? Alla Casaleggio associati? Al M5S?” scrive Paolo Bracalini del Giornale.

L’articolo completo:

Gianroberto Casaleggio, che an­ni fa aprì gli occhi al comico sul­la rivoluzione – anche politica ­del web, interpellato dal Fatto quotidiano promette trasparen­za, ma parziale e non subito: «Quest’anno, quando saranno depositati i bilanci della Casa­leggio Associati, vedrete che le cose sono andate molto meglio rispetto al 2013 (chiuso con un magro utile di 64mila euro, ndr ) ».«Quindi dobbiamo aspet­tare i­l bilancio che verrà pubbli­cato a luglio? » gli chiedono Bar­bacetto e Gomez. «Sì, anche se non troverete i dati suddivisi per ogni singolo sito che gestia­mo, ma solo il dato complessi­vo… ». Dunque non si saprà nep­pure dal bilancio 2014 della Ca­saleggio associati quale è il giro di affari di beppegrillo. it , il domi­nio internet su cui si appoggia non solo il blog del comico ma anche il M5S e i Meetup grillini (i circoli M5S in giro per l’Italia). Se si apre il blog di Grillo, subito sopra la testata compare una pubblicità («Istalla un impianto fotovoltaico, costa il 70% in me­no »),poi altre sul lato destro del­la pagina e tra le notizie (corsi di inglese, caschi scontati, offerte del colosso Amazon con cui il blog ha un accordo commercia­le, «Dai più valore alla tua pen­sione, vieni a vivere in Costa Ri­ca »).

Normali banner pubblici­tari, gestiti da Google (poca ro­ba a sentire Casaleggio: «Quan­do mai i soldi li fai con Goo­gle? »), su un sito che però non è come tutti gli altri, è quello di un leader politico e di un movimen­to che elegge deputati, consiglie­ri, europarlamentari… E quindi sarebbe utile sapere quanto, chi, come e perché sugli introiti del blog, al dettaglio, come il M5S fa con la rendicontazione dei gruppi. È quello che chiedo­no cinque parlamentari Pd, uffi­cialmente, ai capigruppo del M5S: «Dicano chi finanzia il blog di Beppe Grillo, il loro prin­cipale strumento di propagan­da. Si tratta, con tutta evidenza, di un organo politico, i cui finan­ziatori attraverso la pubblicità restano però occulti. Dire, da una parte, di rinunciare ai finan­ziamenti pubblici e dall’altra creare un fondo di approvvigio­namento completamente al di fuori di qualsiasi controllo pare l’esatto contrario della traspa­renza » attaccano i deputati Pd Lorenza Bonaccorsi (renzia­na), Federico Gelli, Ernesto Ma­gorno e i senatori Pd Mario Mor­goni e Isabella De Monte.
Calcolare a quanto possano ammontare questi «fondi di ap­provvigionamento » prodotti dalla pubblicità sul sito di Grillo non è semplice. Il traffico stima­to r­aggiunge 1,5 milioni di pagi­ne viste al giorno, 175mila uten­ti unici circa. Secondo la web company Alexa il blog di Grillo è il 77esimo sito internet più visto in Italia. Il blog si appoggia a Go­ogle Adsense, la concessionaria pubblicitaria di Google. Il rica­vo medio stimato è di 5 euro ogni mille pagine visitate. Par­tendo da qui il Sole24Ore ha cal­colato per beppegrillo.
it un rica­vo annuo che oscillerebbe tra i 5 e i 10 milioni di euro. Troppi, se­condo molti esperti (e ovvia­mente secondo Casaleggio: «Malafede). Secondo il sito Web­ne­ws invece il ricavo sarebbe at­torno al milione di euro l’anno. L’informatico Massimo Artini, che è anche deputato M5S e dunque non proprio super par­tes, assicura che i guadagni da banner sono «risibili», «non ol­tre i 2/ 3 mila euro al mese».For­se un po’ pochi, visto che lo stes­so-Casaleggio dice che con gli in­cassi non solo si coprono i costi di gestione del sito stesso ma an­che «l’organizzazione per le am­ministrative 2014 ». Cioè col sito si finanzia parte della campa­gna elettorale del M5S, in miglia­ia di comuni… Un passaggio di fondi dal sito (privato, registra­to a nome di Emanuele Bottaro di Lamezia Terme) al M5S, che rifiuta i rimborsi elettorali ma prende quelli del blog (gestiti pe­rò da Grillo e Casaleggio), a cui fa aumentare il traffico e quindi gli introiti da banner … Un intrec­cio poco chiaro. Ma per il mo­mento tocca accontentarsi di un vaff…