Coronavirus, i numeri di Marco Travaglio: età media morti, 81 anni, già malati
Pubblicato il 7 Marzo 2020 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Marco Travaglio fa un po’ di conti, in un editoriale dedicato alle precauzioni da prendere per evitare il contagio.
Concludendo, Travaglio riporta alcuni numeri chiave, distinguendo fra i “morti per” o “con” coronavirus.
“Quasi nessuna delle 197 vittime fin qui censite (tante, siamo un paese vecchio) è morta “per” coronavirus: ma tutte “con” il coronavirus.
E non è una distinzione da poco: sappiamo che erano tutti positivi al morbo, ma non che siano morti per quello.
Erano infatti persone di età media di 81 anni, quasi sempre affette da tre o più patologie croniche concomitanti (ipertensione, cardiopatie ischemiche, diabete mellito, malattie respiratorie e tumori).
Quasi tutte sarebbero morte anche per l’influenza stagionale (che colpisce 5 milioni di italiani l’anno e ne uccide, almeno come concausa, 8-10 mila) o per un colpo d’aria. Solo il 2,8% dei morti “con” coronavirus aveva meno di 60 anni, nessuno meno di 50. La media dei positivi è invece di 60 anni, ma chi è sotto quell’età ed è in buona salute guarisce sempre.
Aggiunge Travaglio che
“il coronavirus è molto peggio di un’influenza, ma le somiglia per la platea delle vittime che può provocare. Chi sta bene o benino non rischia pressoché nulla. Chi sta malissimo rischia di più, ma pressappoco quanto per l’influenza: il tasso di mortalità “con” coronavirus (ora al 3,8%) supera quello “con” influenza (1,5-2%), ma anche perché il coronavirus è in gran parte asintomatico e sfugge alle statistiche molto più dell’influenza.
“Quindi preoccupiamoci il giusto per la nostra vita, seguiamo alla lettera le prescrizioni del governo, ma non esageriamo con la paura”. (Fonte: Il Fatto Quotidiano).