Corriere: “Litigi e tweet, le ferie militanti di Salvini”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Agosto 2014 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA
Corriere: "Litigi e tweet, le ferie militanti di Salvini"

Salvini (LaPresse)

ROMA – Salvini, ma che fa? Litiga con il Comune di Recco, Recco, cittadina di 10 mila abitanti vicina a Genova, in fondo al Golfo Pardiso, caratterizzata da un odio feroce quanto millenario per la vicina Camogli e nota in tutto il mondo per la focaccia col formaggio, immortalata anche dalla rivista americana di moda Vogue. del nord e pure di centrodestra? 

«Ma sì – risponde Salvini al Corriere della Sera -, dobbiamo tutti darci una svegliata. Se no, ci trasformiamo in un certo sud. A lei pare normale che l’unico parco giochi del lungomare di Recco sia chiuso in agosto? Perché non potavano gli alberi ? La buona notizia è che ieri li hanno potati e oggi il parco riapre».

Si sarà inimicato qualche potenziale elettore…

«Ma che dice? Invece ho ricevuto gli osanna dei commercianti e dei cittadini… ».

La vacanza del segretario leghista Matteo Salvini è decisamente militante. Tra tweet urticanti e iniziative come quella di penetrare nel parco giochi di Recco chiuso per mancata potatura, sembra non essersi mai dimenticato di essere il capo dei leghisti.

Il sindaco non sarà stato contento della pubblicità. Lei ha detto che Recco è sporca e buia…

«Beh, a parte il fatto che mi arriverà la multa per essere entrato nel parchetto, ho detto quel che bisognava dire. Se no ci spegniamo».

Ci spegniamo?

«Certo. Prezzi alti, poche iniziative e proibizioni a tutto spiano ci condanneranno. Bisogna superare una certa mentalità. Ma lei sa che cosa è successo a Santa Margherita ligure?».

C’è stata un rissa.

«C’è stata una mega rissa da un centinaio di persone, senegalesi contro locali, durante la festa del paese. E sa che cosa hanno pensato? Di non ripetere la festa l’anno prossimo. Ma che modo di ragionare è?».

Colpa delle amministrazioni locali, sempre?

«Ma no, ripeto, è questione di mentalità. Si sono seduti per troppi anni, pensavano che a Milano o Torino a 90 minuti fossero una garanzia perpetua».

E invece?

«Invece, con Internet, la gente va in capo al mondo e li saluta. Pensi anche alla Sardegna: ormai il semplice viaggio per andare in Sardegna costa come una settimana in certi posti all’estero. Ci vai e trovi musica e iniziative tutte le sere. Ti diverti e pensi che in certi posti più vicini ci andrai quando sarai in pensione».

Tutto è perduto?

«Ma no, anche qui a Recco mi pare che cerchino di reinventarsi. Ci sono menù a prezzo fisso, il lungomare è un po’ cambiato… Il punto sono anche le tasse. Io sfido chiunque viva di turismo a stare in piedi pagando tutte le tasse. E poi i divieti».

Dell’Ue, immagino.. .

«Certo. Lei faccia pure lo spiritoso, ma lo sa che Bruxelles ha proibito la pesca dei gianchetti (fuori dalla Liguria, bianchetti, ndr )? Per secoli qui li hanno mangiati, ora non si può più. E dall’anno prossimo, i lidi tutti a bando: arriveranno i cinesi e prenderanno i Bagni Marisa. Come fa uno a investire?».