Danila Subranni, collaboratrice Alfano prende come 5 agenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2016 - 16:19 OLTRE 6 MESI FA
Danila Subranni, collaboratrice Alfano prende come 5 agenti

Danila Subranni, collaboratrice Alfano prende come 5 agenti (nella foto Lapresse, il ministro Alfano)

ROMA – Mentre le forze dell’ordine devono rinunciare agli scatti dello stipendio, l’assistente di Angelino Alfano (ministro dell’Interno) Danila Subranni guadagna 150mila euro all’anno (più o meno quanto prendono nello stesso lasso di tempo cinque agenti di polizia). L’indagine del Consap è stata raccontata da Massimo Malpica sul Giornale:

Che allo stipendio da 120mila euro l’anno somma una seconda busta paga da 30mila euro come capo segreteria del ministro dell’Interno. Intascando in un anno «150mila euro, cioè quanto prendono in un anno 5 poliziotti», mette nero su bianco Giorgio Innocenzi, segretario nazionale del Consap. Che si chiede «perché, quando ci sono da fare sacrifici, tagli, rinunce, a dare il buon esempio sono sempre i più poveri e i più tartassati?». La denuncia dei sindacati viene amplificata anche dal leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, che pubblica la nota del Consap sul suo blog attaccando il ministro per il «doppio stipendio alla portavoce» e per lo «stipendio da fame per i poliziotti».

Danila Subranni è una fedelissima del ministro dell’Interno. Ha lavorato per lui come portavoce tra 2011 e inizio 2014, quando Alfano era segretario del Pdl, e anche in via Arenula, quando Angelino era ministro della Giustizia, la Subranni era lì, come capo ufficio stampa e portavoce. Ancora prima, a metà anni duemila, s’era fatta le ossa lavorando per Forza Italia in Sicilia, come capo ufficio stampa e portavoce – sempre in doppio incarico – del coordinatore siciliano del partito, incarico in quegli anni ricoperto anche dal solito Alfano (che succedette a Micciché nel 2005).

Il connubio tra il ministro e la portavoce – figlia del generale dei carabinieri Antonio Subranni, tra gli imputati nel processo palermitano per la presunta trattativa Stato-Mafia – risale dunque a oltre dieci anni fa.Quanto al doppio incasso con soldi pubblici, l’anomalia è confermata anche dai documenti del Viminale, che tra gli incarichi dello staff riserva alla Subranni due caselle distinte, la prima per l’incarico di portavoce del ministro, la seconda per quello di «capo segreteria del Ministro», entrambi con scadenza a «termine mandato governativo».

Va detto che almeno il secondo stipendio, quello da capo segreteria, con i suoi «soli» 30mila euro è di importo inferiore a quello (86mila euro) del capo della segreteria particolare di Alfano, Roberto Rametta, anche lui collaboratore di lunga data di Angelino.Il siluro al ministro del sindacato di polizia, come spiega la stessa nota del Consap, segue di pochi giorni l’incontro tra le organizzazioni degli agenti e lo stesso Alfano, con i poliziotti che, insieme alle altre forze dell’ordine, lamentavano tra l’altro il blocco da sei anni dei contratti.In quel faccia a faccia (che si è «svolto in un clima sereno e disteso», scriveva in una nota il Viminale) secondo il Consap alle richieste di una «ristrutturazione» del corpo e di «maggiori investimenti sulla sicurezza» sarebbe stato risposto «che la situazione economica attuale rende difficile esborsi da parte dello Stato».