Darshak, l’app che ti dice se il telefonino è intercettato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Settembre 2014 - 14:49 OLTRE 6 MESI FA
Darshak, l'app che ti dice se il telefonino è intercettato

Darshak, l’app che ti dice se il telefonino è intercettato

ROMA – “Darshak, l’app che ti dice se il telefonino è intercettato” è il titolo dell’articolo a firma di Franco Bechis su Libero Quotidiano:

Si chiama Darshak, ed è sostanzialmente una applicazione per tutti gli smartphone Android. L’ha messa a punto un ricercatore berlinese di origine indiana, Ravishankar Borgaonkar, un esperto di sicurezza che lavora al Dipartimento Telecomunicazioni al Politecnico di Berlino.

Servirà a capire se il telefonino è intercettato e allo stesso tempo a disattivare la possibilità di captare le sue comunicazioni.
La tecnologia messa a punto è in grado di rilevare qualsiasi sistema che cattura le comunicazioni- che dovrebbero essere cifrate- attraverso l’identificativo IMSI (International Mobile Subscriber identity) per spiare le telefonate del malcapitato.

Questo sistema di cattura è il più utilizzato dai servizi segreti e perfinodagli investigatori privati, perchè non costa molto la tecnologia di intercettazione. Non è il solo, ma visti i bassi costi è anche il sistema più utilizzato dalle aziende che lavorano con i tribunali per le  intercettazioni giudiziarie.

L’applicazione realizzata dal ricercatore di Berlino si accorge della intercettazione sull’Imsi, immediatamente modifica il sistema di geolocalizzazione del telefonino vittima, e lo disconnette dal network abituale o introduce una piccola modifica al sistema operativo in grado di farlo scappare dagli intercettatori. La tecnologia è stata illustrata il 12 settembre scorso a Londra durante una conferenza riservata sulla sicurezza di computer e telecomunicazioni. È già stata offerta in sperimentazione al governo tedesco, che da tempo cercava sistemi di protezione più efficaci per le proprie istituzioni, e soprattutto per le comunicazioni del cancelliere Angela Merkel, intercettata a insaputa del suo sistema di intelligence dalla Cia, causando anche un braccio di ferro diplomatico con Barak Obama e l’amministrazione Usa.

Non a caso è stata proprio la Germania a investire più di ogni altro nella ricerca per la protezione delle telecomunicazioni. E infatti dall’inizio di settembre un’azienda tedesca ha già iniziato la commercializzazione di un sistema operativo derivato dalla tecnologia Android- il CryptoPhone 500- inserito in un Samsung Galaxy3. Il sistema avverte quando il telefonino dovesse connettersi a una rete fasulla (è il modo attraverso cui passano le intercettazioni Imsi) o improvvisamente dovesse passare dal 3G al 2G (che è un altro segnale inequivocabile). È una specie di allarme che avverte l’utente sull’assenza di protezione crittografica della comunicazione che si sta effettuando (che quindi quasi sicuramente in quel momento è intercettata).

Non è però in grado- come la applicazione appena messa a punto- di trovare soluzioni per l’utente proteggendo la comunicazione da orecchi indesiderati. E al momento quella sorta di allarme non è proprio alla portata di qualsiasi tasca: l’apparecchio venduto con il CryptoPhone 500 costa circa 2.400 euro. Se invece si passasse alla commercializzazione di Darshak, l’applicazione ideata da Ravishankar Borgaonkar, naturalmente il sistema anti-intercettazione sarebbe alla portata di tutti. Ma si creerebbero problemi davvero enormi a chi le intercettazioni le deve fare per compito istituzionale (magistratura e forze di politizia) o per la sicurezza nazionale e internazionale (servizi segreti). Se passasse la linea della protezione collettiva, è evidente che dovranno studiarsi altri sistemi di intercettazione legale (…)