Dl Lavoro Iva e Irpef, Berlusconi condannato: prime pagine e rassegna stampa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2013 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA

Il Corriere della Sera: “Rinvio Iva, sale acconto Irpef.” Una ossessione trasversale. Editoriale di Michele Ainis:

“In un memorabile saggio del 1927, Carl Schmitt individuò le categorie fondamentali della politica nella coppia amico-nemico. Come nell’estetica il bello si profila in opposizione al brutto, come nella morale il buono s’oppone al cattivo, così in politica ogni identità si forgia in contrasto all’identità dell’altro, dello straniero. E lo straniero è il tuo nemico, lo specchio che ti restituisce l’immagine rovesciata di te stesso. Da qui il cemento dei popoli in armi non meno che dei partiti in piazza, da qui la rissa permanente fra destra e sinistra, che ha scandito i vent’anni del bipolarismo all’italiana. Ma dov’è, qui e oggi, il nemico? Quali sembianze assume, mentre i vecchi antagonisti siedono l’uno accanto all’altro sui banchi del governo?
Fateci caso: negli ultimi mesi i partiti sono diventati afoni. L’assenza d’un nemico da combattere ne ha sfibrato il corpo, ne ha disseccato le energie, al pari dei guerrieri spartani reduci da mille battaglie, che poi tornati in patria morivano di malinconia. Vale per la maggioranza, vale — singolarmente — pure per l’opposizione. Dove il Movimento 5 Stelle è avvolto in una spirale autodistruttiva, che sommerge ogni progetto. La Lega Nord ha abbandonato Roma per rincantucciarsi nei propri territori, peraltro ormai scarsamente popolati dai suoi stessi elettori. E l’opposizione di Sel non è convinta, dunque non è nemmeno convincente. Del resto mettersi in trincea sarebbe un’impresa complicata, per un partito che si è presentato alle elezioni insieme alla principale forza di governo, e che esprime pur sempre la presidenza della Camera.”

Dl lavoro. Bonus di 650 euro al mese, pausa di 10 giorni tra i contratti. Articolo di Lorenzo Salvia:

“Il bonus, sotto forma di taglio dei contributi, per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fra i 18 e i 29 anni, limiti d’età fissati dall’Unione Europea visto che le risorse vengono in maggior parte da fondi comunitari. Un incentivo per l’assunzione, sempre a tempo indeterminato, dei lavoratori disoccupati di tutte le età, e quindi anche dei più anziani, con l’azienda che incassa la metà dell’Aspi, il nuovo sussidio di disoccupazione. E poi il taglio delle pause tra i contratti a termine, che tornano a 10 e 20 giorni come erano prima della riforma Fornero. Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri conferma le anticipazioni degli ultimi giorni. Ma perde anche un pezzo importante, quella flessibilità più spinta che si voleva sperimentare per le attività legate all’Expo di Milano. Dopo le resistenze dei sindacati, che volevano legare questa possibilità ad un accordo fra le parti sociali, il governo ha deciso di soprassedere, anche se è probabile che il Pdl ripresenti la proposta come emendamento in Parlamento. Cancellata anche la norma sui dipendenti pubblici, con la metà dei posti riservati ai precari nei nuovi concorsi, che potrebbe diventare un disegno di legge a parte. Se il governo stima che il pacchetto possa «attivare 200 mila persone», il ministro del Lavoro Enrico Giovannini spiega che solo la metà, 100 mila, potranno essere le assunzioni portate in dote dal bonus giovani. L’altra metà riguarda i tirocini e gli stage , concentrati soprattutto al Sud perché finanziati sempre da fondi europei. Sul piatto c’è un miliardo e mezzo di euro. Ma, come ricorda il sottosegretario al Lavoro Jole Santelli, «ci sono altre pagine da scrivere». Nuove risorse potranno venire dalle Regioni o dai fondi europei non ancora utilizzati o da quelli del nuovo piano 2014-2020.”

La prima pagina de La Repubblica: “Altre tasse per il rinvio dell’Iva.”

La Stampa: “Decreto da 200mila posti.” La scommessa è guadagnare un po’ di tempo. Editoriale di Stefano Lepri:

“Iprovvedimenti di ieri sui giovani e sul lavoro sono un esempio, modesto, di che cosa un governo può fare di buono nella situazione attuale. Il rinvio dell’aumento Iva, all’opposto, è un esempio assai significativo di come non si deve fare. Tanto più perché lo stesso errore che rischia di ripetersi nei prossimi mesi.”

La maturità non vale una pizza. Il Buongiorno di Massimo Gramellini:

“Insegna italiano in un istituto tecnico della periferia romana ed è commissaria interna agli esami di maturità. Da quando ha ricevuto quella telefonata, le si è rovesciato il mondo. «Professoressa? Sono il padre di Andrea». Uno dei suoi maturandi migliori. Un adolescente caparbio che per tutto l’anno si è diviso fra lo studio e il lavoro in nero ai tavoli di una pizzeria. «Professoressa, la chiamo per la maturità di mio figlio…». «Non si preoccupi, Andrea la supererà senza problemi». «E’ proprio questo il punto… Ho bisogno che lei me lo bocci». La prof ha abbozzato un sorriso. In tanti anni di onorata carriera aveva dovuto fronteggiare ogni genere di richieste da parte dei genitori. Ma un padre che ti chiama a casa per chiederti di bocciare suo figlio non le era mai capitato. Si trattava chiaramente di una battuta… «Non sto scherzando, professoressa. La pizzeria ha detto ad Andrea che può assumerlo in pianta stabile grazie alla nuova legge sul lavoro: però le agevolazioni valgono solo per i ragazzi senza diploma». La prof ha deglutito: «Lei mi sta chiedendo…» «… di aiutare mio figlio. Il diploma potrà sempre prenderlo l’anno prossimo». Così la prof ha cominciato a covare in solitudine il suo dubbio amletico. Fare il proprio dovere e promuovere Andrea, trasformandolo in un disoccupato? O bocciare un ragazzo meritevole per consentirgli di ottenere il posto? Consapevole che in questo caso boccerebbe anche se stessa, accettando il principio che l’insegnamento a cui ha dedicato la vita non rappresenta più un vantaggio, ma un handicap? Ci sarebbe da diventare pazzi, se non lo fossimo già..”

Ma la tregua è meno solida di come viene venduta. Scrive Marcello Sorgi:

“La tregua siglata da Letta con Berlusconi martedì sera ha portato ieri a un consiglio dei ministri finalmente produttivo, con la sospensione dell’aumento Iva che doveva scattare lunedì fino a ottobre, e il varo del pacchetto occupazione che dovrebbe, almeno nelle attese, portare duecentomila nuovi posti di lavoro per giovani, ma non solo, visto che si pensa anche ad interventi a favore dei cinquantenni che hanno perso il posto. Soddisfazione, pranzo al Quirinale con il presidente Napolitano di una folta delegazione governativa, alla vigilia del vertice europeo che comincia oggi, e dopo giorni in cui la tensione all’interno della maggioranza aveva superato il limite, dopo la sentenza di condanna di Berlusconi nel processo Ruby per concussione e prostituzione minorile, sorrisi distesi dei ministri e del Capo dello Stato per la crisi scongiurata.”

Asfalto e case tutte uguali così il Tibet diventa cinese. Scrive Ilaria Maria:

“Più di due milioni di tibetani spostati contro la loro volontà verso nuove case di cemento. Centinaia di migliaia di nomadi tolti dalle praterie, e persuasi a vivere in casette a schiera lungo nuove strade asfaltate, dove abitano anche quadri di Partito, preposti a controllare che non nascano nuove insurrezioni anti-cinesi. Questa la situazione, dettagliata con dovizia di particolari da Human Rights Watch in un rapporto pubblicato oggi dal titolo «They say we should be grateful» («Dicono che dovremmo essere grati»), in cui è illustrato il modo capillare in cui l’intervento statale sull’altipiano tibetano sta modificando per sempre uno stile di vita secolare, senza che i diretti interessati abbiano modo di mettere parola sulla direzione che prende il loro presente e il loro futuro.”

Il Fatto Quotidiano: “Chi comprava i senatori. “Tutto ok, ha pagato B.” Dei delitti e del pene. Editoriale di Marco Travaglio:

““La prostituzione è un fenomeno che purtroppo sta dilagando… Un fenomeno sommerso… di ragazze attirate in Italia con lo specchietto del lavoro nella moda, o nel cinema, o nella televisione e poi costrette in appartamenti… utilizzate e poi minacciate nel caso in cui rivelassero a chiunque la loro condizione… Vere e proprie schiave che patiscono questa condizione intollerabile. Perciò su questo abbiamo fatto un disegno di legge che è intervenuto con delle pene elevate per chi sfrutta la prostituzione e per gli stessi clienti delle prostitute. Credo che queste pene siano estremamente giuste, soprattutto quando le prostitute sono minorenni”. Sante parole. Indovinate chi le ha pronunciate? Il solito moralista della sinistra salottiera? Un giudice talebano e puritano (naturalmente donna) che vuole processare lo stile di vita di un avversario politico? Un nemico della pacificazione e delle larghe intese che vuole perpetuare all’infinito la guerra dei vent’anni? No, Silvio Berlusconi, il 24 giugno 2009, presentando da presidente del Consiglio, seduto accanto all’allora ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, il disegno di legge del suo governo che inaspriva le pene sulla prostituzione, anche minorile. Il video è in rete, a disposizione degli increduli e soprattutto dei creduloni.”

Il Giornale: “Berlusconi pronto a tutto.” Ora però non ipotecate le nostre tredicesime. Editoriale di Francesco Forte:

La situazione economica è difficile e il go­verno si deve barcamenare, ma il prov­vedimento per i giovani fra i 18 e i 29 an­ni, varato dal Consiglio dei ministri con una dotazione di 1,3 miliardi è veramente poco comprensibile. Come è poco comprensibile il rinvio di un trimestre dell’aumento dell’Iva di un punto,che il ministro dell’Economia Saccoman­ni giustifica con la necessità di «studiare le coper­ture ». È possibile che ci vogliano tanti mesi per ve­dere se una spesa o un esonero fiscale si può ta­gliare o no? C’è ilrischio che a dicembre si debba pagare la seconda rata per l’Imu prima casa e che la tredicesima sia erosa anche dall’aumento del­l’Iva e dalla Tares, la tassa sui rifiuti urbani che viene estesa ad altri servizi aumentata del 50%.
In questo quadro di aumenti di imposte e tasse (in particolare per i comuni, che hanno ammini­strazioni rosse che il governo premia) ecco il de­ludente provvedimento per i giovani. I datori di lavoro che assumeranno giovani, disoccupati al­meno negli ultimi tre mesi, riceveranno uno sgra­vio contributivo che può arrivare sino a 650 euro mensili e durerà 18 mesi. Sarà ridotto a un anno se l’assunzione avviene mediante trasformazio­ne di un contratto a tempo determinato in con­tratto a tempo indeterminato. Ciò presumibil­mente perché il beneficio mensile dello sgravio contributivo diventerà più elevato, in quanto i contributi sociali, per il lavoro a tempo indeter­minato, sono maggiori.”