È l’ora del ragazzismo, Marcello Veneziani sul Giornale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2014 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA
È l’ora del ragazzismo, Marcello Veneziani sul Giornale

È l’ora del ragazzismo, Marcello Veneziani sul Giornale

ROMA – “Con un tempismo grottesco Don­zelli – scrive Marcello Venziani sul Giornale –  ha ripubblicato vent’anni dopo Destra e sinistra di Norberto Bobbio, un testo che era già superato allora, perché alludeva a una distin­zione, uguaglianza/disuguaglianza, superata già nel 1994, perché la de­stra era populista e popolana e la sini­stra rappresentava le oligarchie im­peranti ( intellettuali, giornalisti e ma­gistrati, sindacalisti, burocrati e perfi­no potentati economici) e le mino­ranze protette”.

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Ma a rendere più grot­tesca la ristampa è la prefazione affi­data a Renzi, che è figlio del cortocir­cuito tra le due categorie. Difatti Mat­teo u­sa giri di parole per dire che Bob­bio è inservibile preistoria. Cos’è allo­ra la sinistra per Renzi? È movimen­to, dinamo, velocità. Un po’ come il futurismo. È la sua ideologia basata sull’anagrafe, il ragazzismo: noi gio­vani e irrequieti, voi mosci e imbalsa­mati. Ma involontariamente torna una distinzione classica che precede di millenni le categorie di destra e di sinistra: i fedeli all’Essere e i devoti del Divenire. Parmenide contro Eraclito, per dirla da liceali. Distinzio­ne solida sul piano dei principi, fragi­le sul piano della pratica, dove trop­pe sinistre stagnano nella conserva­zione e tante destre sono volubili e vo­gliono lo sviluppo. Sì, il bipolarismo è un bene, come dice Renzi, ma co­me si distinguono i poli, solo dalle persone che li guidano? E oggi che i poli sono tre e i polli trentatré, famo ’na strage? Urge pensare la politica, oltre che inscenarla. Perché la politi­ca non è solo faccia che vince e faccia da perdere.