Equitalia, caos cartelle: dopo Roma disagi a Napoli e Milano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Agosto 2015 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA
Equitalia, caos cartelle: dopo Roma disagi a Napoli e Milano

Equitalia, caos cartelle: dopo Roma disagi a Napoli e Milano

ROMA – Ancora caos per le cartelle Equitalia e non solo a Roma. Le code in posta e al Comune per ritirare gli atti di tasse, bollette e multe non pagate sono arrivate anche per Milano e Napoli. Il meccanismo è semplice: tra ferie e posta non recapitata la cartella non arriva e al ritorno a casa tutti si affollano agli uffici pubblici per chiedere chiarimenti o pagare il dovuto.

Michele Di Branco sul Messaggero spiega che tutto ha inizio col meccanismo di recapito delle cartelle di Equitalia:

“Chi vanta un credito (di regola l’Agenzia delle entrate o la polizia municipale) affida il compito di riscuotere ad Equitalia che, a sua volta, incarica Poste Italiane di recapitare l’atto, tramite raccomandata, presso il domicilio del debitore. Se non lo trova in casa e non individua una persona di sua fiducia alla quale consegnare l’incartamento, la legge impone una nuova visita (nell’arco di 10 giorni) e solo dopo questo ulteriore tentativo andato a vuoto il postino (dopo aver lasciato l’avviso di giacenza) deposita l’atto presso la casa municipale.

A chiusura dell’iter è prevista una raccomandata con ricevuta di ritorno che avvisa il contribuente del tentativo di notifica, del deposito dell’atto e dell’affissione alla sua porta dell’avviso di deposito. Ai fini della notifica è valida la data del ritiro dell’atto da parte del contribuente e se questo non avviene la notifica si considera completata per affissione alla scadenza dei dieci giorni da quando la raccomandata è stata inviata. Il contribuente ha poi 60 giorni di tempo dalla notifica della cartella per pagare, rateizzare o eventualmente fare ricorso. Insomma, in teoria le cose filano lisce come l’olio. Ma nella pratica, ad esempio, per problemi di carenza di organico, non sempre l’obbligo della doppia visita del postino viene rispettato. Con il risultato, in particolare in estate con la gente di ritorno dal mare o dai monti, che i contribuenti a caccia di informazioni si concentrano tutti insieme negli stessi giorni.

I RITARDI
La domanda è: non sarebbe meglio diradare l’attività di consegna degli atti durante i mesi estivi? In linea teorica sì. Invece i fatti dimostrano che l’attività non si ferma. «L’affollamento presso gli uffici comunali per il ritiro delle cartelle – ha fatto sapere Poste Italiane in una nota – è stato determinato dai volumi da notificare e, conseguentemente, dalla elevata probabilità da parte dei portalettere di non riuscire a consegnare tali invii in un periodo di vacanze estive a causa dell’assenza dei destinatari. La situazione – si legge inoltre – è in ogni caso sotto controllo e dagli uffici postali non arrivano segnalazioni di particolare affollamento per il ritiro dei documenti spediti da Equitalia». Poste Italiane ha comunque garantito che sta provvedendo a notificare gli atti inviati da Equitalia ai cittadini romani «anche attraverso un forte potenziamento dei servizi di recapito». Secondo Equitalia, però, i dati relativi agli atti affidati dall’agente della riscossione a Poste non giustificherebbero le file negli uffici. Almeno nella città di Roma dove dai 332 mila atti di giugno si è passati ai 107 mila agosto”.