Le famiglie italiane rischiano di lasciare il Congo senza i figli, Alessandra Coppola sul Corriere della Sera

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Dicembre 2013 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA
Le famiglie italiane rischiano di lasciare il Congo senza i figli

Le famiglie italiane rischiano di lasciare il Congo senza i figli

ROMA – Le famiglie italiane rischiano di lasciare il Congo senza figli. “Nel pantano congolese – scrive Alessandra Coppola – c’è un bambino di 14 mesi che potrebbe finire di nuovo in orfanotrofio, una ragazzina italiana che passerà il Natale con la mamma lontana, una famiglia di cinque persone che da un mese vive chiusa in una stanza sporca”.

 La famiglia di Matteo Galbiati, assistita dall’associazione Enzo B, vive stretta dal 5 novembre nella stanza di una struttura religiosa: lui, la moglie (che è assessore al Comune di Sumirago, Varese), due bambini di 10 e 7 anni, e l’ultima arrivata, la piccola congolese Sifa, tre anni appena, che adesso sta bene, ma per due volte ha preso la malaria. Manca la luce, i pasti sono indigesti, racconta Matteo, lui e gli altri uomini del gruppo a turno vanno a procurarsi cibo, «ma uscire è insicuro». «Per noi è dura, e dal nostro Paese mi sento preso in giro: giocano allo scaricabarile. In Parlamento la Kyenge ha detto addirittura che la responsabilità è delle famiglie…». Che cosa intendeva esattamente?
È uno dei punti da chiarire a Roma, perché questa incertezza, alimentata da voci e sospetti, non aiuta le 24 famiglie italiane ancora a Kinshasa. E non serve a trovare una via d’uscita. Che pure deve esserci se i francesi sono riusciti a vincere il blocco, e, soprattutto, se due coppie, seguite dal Naaa, il 5 dicembre sono rientrate in Italia. Perché loro sì e gli altri no?
«Stiamo veramente tentando tutto», assicura il ministro degli Esteri Emma Bonino. Ma le critiche arrivano bipartisan. «È tempo che intervenga il presidente del Consiglio», dice la deputata Michela Vittoria Brambilla (Forza Italia). E la collega Lia Quartapelle (Pd): «Qualcuno nel governo a livello alto deve farsi carico di questa storia».